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Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea

  A cura di Pantaleone Sergi

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Cappelli, Mario

Mario Cappelli [Castrovillari (Cosenza), 27 giugno1910 - 22 luglio 1980)

Nato da Francesco, assicuratore e produttore-commerciante di vini e altri prodotti agricoli, ultimo erede di un'antica famiglia della locale "nobiltà ", e da Rosa Labollita, brillante fanciulla di una famiglia di agiati contadini-proprietari. Fece gli studi di base nella città  natale, frequentò poi il Liceo "Telesio" a Cosenza e studiò infine Giurisprudenza a Roma, all'università  «La Sapienza », laureandosi nel 1931, a soli 21 anni. Si dedicò subito all'attività  forense. Iscritto, infatti, all'albo dei procuratori nel 1934, esordì l'anno successivo in Corte d'Assise, in un processo per omicidio, in sostituzione del suo maestro, l'avvocato socialista Attilio Schettini (1874-1960).
Sposatosi nel 1939 con la giovanissima cosentina Giulia Battaglia, ebbe quattro figli: Enrica, Francesco, Rosa Maria e Vittorio.
Fu, con appassionata dedizione, un protagonista di larghe vedute in molteplici attività  mirate alla promozione sociale e culturale di Castrovillari e del suo territorio. Collaborò a periodici calabresi con scritti di genere perlopiù culturale e letterario: esordì ventiduenne (1932) nella «Vedetta » di Guido Lombardi, periodico d'informazione del Circondario del Pollino, alla quale collaborò poi assiduamente. Conferenziere e organizzatore culturale, fu Ispettore Onorario alle Antichità  e alle Biblioteche per i Comuni del Pollino. Nel 1954 e nel 1960 partecipò al primo e al secondo Congresso Storico Calabrese, organizzati dalla Deputazione di Storia Patria presieduta da Ernesto Pontieri, rievocando il contributo dato dalla zona del Pollino alla storia del Risorgimento e ricordando le battaglie combattute a Campotenese e le gesta di Domenico Mauro. Dal suo vivissimo interessamento personale vennero le onoranze e le mostre di Castrovillari (nel 1950) e di Cosenza (nel 1951) per il settantesimo compleanno del pittore Andrea Alfano (1879-1967), del quale era da molti anni amico personale, a completamento delle celebrazioni nazionali tenutesi a Roma nei saloni dell'Associazione della Stampa Romana, in via del Corso, dove si era allestita una mostra personale curata da Cipriano E. Oppo e Giuseppe Selvaggi.
Nel 1967-1968, in seguito alla morte dell'artista, promosse l'istituzione della Pinacoteca «Andrea Alfano », rappresentando ufficialmente presso il Comune di Castrovillari la vedova del maestro, per formalizzare la donazione di centinaia di opere. Intrattenne rapporti amichevoli anche con altri più giovani artisti, operanti sul territorio come Saverio Santandrea, Mimmo Sancineto, Bruno Pisani, Luigi Le Voci e altri.
Fu anche uomo politico di rango. Presidente diocesano del movimento dei laureati dell'Azione Cattolica già  durante il fascismo, alla caduta del regime fu uno dei fondatori e dirigenti della Democrazia Cristiana locale e zonale. Fu nominato anche subcommissario prefettizio al Comune di Castrovillari dall'avvocato socialista Schettini, nel novembre 1943 nominato commissario dal prefetto di Cosenza Pietro Mancini che, sollecitato anche dal Governo Militare Alleato, individuò personalità  di sicura garanzia democratica da mettere alla guida dei comuni della provincia. Per la situazione drammatica del dopoguerra, i due incontrarono numerose difficoltà  nella gestione della cosa pubblica, per cui nel marzo 1944, con la motivazione ufficiale di «ragioni di salute », rassegnarono le dimissioni, entrambe respinte dal prefetto Mancini. Per cui rimasero in carica fino al maggio successivo, prima dei cambiamenti decisi dal nuovo prefetto di Cosenza e dalla situazione politica determinatasi nel capoluogo del Pollino all'interno dei partiti antifascisti.
Il 26 marzo 1946, alle prime elezioni libere fu eletto consigliere comunale. Candidatosi contemporaneamente all'Assemblea Costituente nella lista della Democrazia cristiana, non fu eletto ma ottenne una buona affermazione personale con quasi 10.000 voti di preferenza. Sempre per la Democrazia Cristiana in seguito, dal 1952 al 1960, fu eletto Consigliere e nominato Assessore ai Lavori Pubblici nell'Amministrazione Provinciale di Cosenza, varando numerosi provvedimenti diretti alla costruzione di molte infrastrutture stradali e sociali, in specie nel circondario di Castrovillari.
Negli anni Sessanta e Settanta riprese a pieno ritmo la sua attività  professionale come avvocato, tornò alle sue amate occupazioni letterarie e condusse una vita sempre più ritirata, limitandosi solo ad alcune sortite politiche, a sostegno del movimento dei «cattolici democratici », come in occasione della battaglia per il divorzio.
Si spense all'età  di 70 anni, dopo una lunga malattia, nella sua casa di campagna, in località  Santa Venere, presso Castrovillari.
Alcuni dei suoi scritti sono stati raccolti in due agili volumetti, pubblicati dopo la sua scomparsa. Il primo, Uomini e luoghi del Pollino, presentato da Giuseppe Selvaggi, presenta figure culturali di rilievo come Andrea Alfano, Guido Lombardi, Mario Pepe, Gerard Rohlfs, e allinea diversi testi, per lo più ascrivibili alla "letteratura di viaggio", dedicati al territorio calabro-lucano del Pollino. Il secondo, Poesie per un diario, accompagnato da due note critiche di Luciano Caruso e Stelio Maria Martini, riunisce poesie composte tra il 1928 e il 1980. La sua città  natale lo ricorda con una via a lui intestata. (Pantaleone Andria) © ICSAIC 2020

Scritti principali

  • L'arte di Andrea Alfano, «Giornale di Calabria », 25 gennaio 1951;
  • Commiato dalla Provincia, Tip. Patitucci, Castrovillari 1960 (estratto da «La Vedetta », 3 novembre 1960);
  • Alfano, i tuoi fantasmi, «La Vedetta », 16 settembre 1968;
  • Figure del tempo: Mario Pepe, Tip. Eredi Serafini, Cosenza 1973;
  • Uomini e luoghi del Pollino. Testi e frammenti, 1932-1976, prefazione di Giuseppe Selvaggi, Il Coscile, Castrovillari 1991;
  • Poesie per un diario, con note critiche di L. Caruso e S.M. Martini, Prometeo, Castrovillari 1991;
  • Calabria on the road. Da Castrovillari a Plataci negli anni '30 sulla moto, «Il Quotidiano della Calabria », 9, 10, 11 e 12 luglio 2007 (testo pubblicato per la prima volta nel 1932).

Nota bibliografica

  • B. C. [Bernardino Cozza],  Recensione  a  Uomini e luoghi del Pollino  e a  Poesie per un diario, in «Daedalus », n. 9, luglio-dicembre 1992, pp. 157-159;
  • Luigi Troccoli (a cura di),  Castrovillari 2000. Un secolo anno per anno,  Edizioni Prometeo, Castrovillari 2000, p. 99;
  • Fulvio Mazza (a cura di),  Castrovillari. Storia, cultura, economia, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2003,  ad nomen;
  • Vittorio Cappelli (a cura di),  Tra Sibari e il Pollino. La percezione del paesaggio negli ultimi due secoli. Antologia degli scritti di viaggiatori, studiosi e narratori, Rubbettino, Soveria Mannelli 2003, pp. 12, 110-114;
  • Prospero Francesco Mazza,  Schettini, Attilio, in  Dizionario biografico della Calabria Contemporanea,  Icsaic, Rende  2020:  www.icsaicstoria.it/schettini-attilio-/.

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