«il Venerdì», supplemento settimanale del quotidiano «la Repubblica», nel suo numero natalizio, ha pubblicato questo articolo di Daria Galateria, dedicato a un libro di viaggio di Alberto Savinio, uno dei più grandi artisti e scrittori italiani del Novecento. Si tratta di «Partita rimandata. Diario calabrese», che descrive un viaggio effettuato dall’autore in Calabria durante la campagna elettorale del 1948, al seguito di Roberto Tremelloni, allora ministro socialdemocratico. Il diario, che parla pochissimo di politica e conferma le straordinarie qualità letterarie della scrittura di Savinio, è stato individuato e “ricostruito” anni fa da Vittorio Cappelli, direttore dell’Icsaic. Pubblicato una prima volta da Giunti nel 1998, il diario è stato riedito dieci anni dopo da Rubbettino nella collana “Viaggio in Calabria”.
Il Quotidiano del Sud di domenica 27 dicembre 2020 ha pubblicato un articolo del presidente ICSAIC Paolo Palma che ripercorre la storia legata al cappotto che il presidente del consiglio Alcide De Gasperi indossò nel corso del suo viaggio negli Stati Uniti nel 1947.
Nonostante la vera storia fosse stata resa nota da Palma e Alessandra Baldini nel 1988 sull’Europeo, ve n’è una falsa in circolazione utilizzata per ultimo da Massimo Gramellini sul Corriere della Sera…
Pubblichiamo la recensione di Mimmo Nunnari al volume I calabresi all’Assemblea Costituente 1946-1948, curato per l’ICSAIC da Vittorio Cappelli e Paolo Palma, apparsa su L’Avvenire di Calabria di domenica 27 dicembre 2020.
Care amiche e cari amici del Dizionario, Ancora dieci biografie sono online. Il nostro impegno continua perché costante è il contributo di vecchi e nuovi collaboratori. Il nostro Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea ora conta 450 voci! Ecco i nomi dei nuovi biografati e dei rispettivi autori.
Altre dieci biografie sono da oggi online e vanno ad arricchire, portandolo a 440 voci, il nostro Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea. Ecco i nomi dei nuovi biografati e dei rispettivi autori.
Abbiamo inoltre aggiornato, anche se non è ancora definitiva, la scheda già pubblicata come “sintetica” sul maestro di scherma Vincenzo Tarsitano (Ermanno Capani)
Il servizio sulla presentazione andato in onda sul Tg3 Calabria del 21 ottobre 2020 (edizione 19.30)
Il volume sui 24 parlamentari costituenti calabresi, curato da V. Cappelli e P. Palma (edito da Rubbettino), di recente presentazione nella sede della Cgil di Cosenza, è stato il tema di un ampio servizio a firma della giornalista Livia Blasi, andato in onda sul Tg3 Calabria del 21 ottobre scorso. Nel servizio, che contiene le interviste ai due curatori, si parla di un lavoro storiografico “immenso, preciso e appassionato, esaltante e dolente” che dà forma a “uno straordinario spaccato di Calabria del tempo” grazie alla pubblicazione di tutti gli atti parlamentari riguardanti la regione.
Ciro Rosario Cosenza, docente di storia e filosofia, autore di pregevoli saggi riguardanti soprattutto la feudalità nel Cosentino, in particolare, nell’area del Tirreno, e la II^ Guerra Mondiale, è venuto a mancare oggi, dopo una lunga e sofferta malattia all’età di 83 anni. Una perdita importante per la cultura calabrese. È stato un docente molto amato e apprezzato dai propri allievi, ai quali ha trasferito valori non solo didattici ma anche di lealtà e libertà, numerosissimi se si tiene conto dei quasi quaranta anni di insegnamento, tutti al Liceo Scientifico “Metastasio” di Scalea (un tempo sezione staccata dello “Scorza” di Cosenza). Era ben inserito nella realtà territoriale: viveva a Diamante, dove aveva conosciuto la moglie, ma era nativo di Cetraro ed ha sempre insegnato a Scalea. La sua attività di ricerca storica, permeata anche dal retaggio degli studi giuridici ed economici, è stata caratterizzata da rigorosi percorsi e, tra l’altro, ha portato alla luce un prezioso inedito di Giuseppe Mazzini poi dato alle stampe nel 1964. Ha collaborato con importanti periodici (Calabria Letteraria, Scena Illustrata, Calabria Duemila e molti altri) e per anni è stato componente del Direttivo ed importante punto di riferimento per l’ICSAIC, collaborando anche alla Rivista Calabrese di Storia del ‘900 prevalentemente con scritti riguardanti la società e la politica negli anni della seconda guerra mondiale. L’Istituto, e per esso il Presidente, Paolo Palma, e il Direttore, Vittorio Cappelli, lo ricorda con grande stima e affetto manifestando il più profondo cordoglio alla famiglia.
In pochi sanno che la più importante realtà museale sulla scuola italiana è nata in Calabria, dall’iniziativa di due coniugi cosentini, ma si trova presso l’Università di Macerata. Il Museo Paolo e Ornella Ricca, appunto, raccoglie banchi e altri arredi scolastici, scatole di pennini, registri, oltre mille quaderni, almanacchi, libri, carte geografiche, calamai, contenitori per le merende, cartelle, posate per la refezione. Oggetti che raccontano circa un secolo di storia, dai primi anni ’70 dell’Ottocento al 1961, centenario dell’Unità d’Italia di cui si conserva il quaderno commemorativo.
L’ICSAIC partecipa sentitamente al dolore per la perdita del prof. Leopoldo Conforti, umanista di valore e presidente della prestigiosa Accademia Cosentina, e lo fa pubblicando il ricordo del presidente Paolo Palma: Conoscevo il prof. Leopoldo Conforti da una vita. È stato infatti una delle colonne del “Telesio”, il nostro Liceo. Latinista e grecista insigne, studioso di spessore, docente di grande chiarezza, affabile e rigoroso insieme, come tutti i grandi docenti, e perciò rispettato e amato dai suoi studenti. Ho avuto modo di frequentarlo poi negli ultimi anni, incontrandolo spesso in corso Telesio, il suo habitat preferito, soprattutto quando fu eletto, tre anni fa, presidente dell’Accademia Cosentina. In questa nuova veste il prof. Conforti fu vicino alle varie associazioni che si battono da anni per la rinascita del centro storico di Cosenza, che Egli chiamava con lucida ironia “periferia storica”. Aprì perciò la sede della prestigiosa Accademia Cosentina (la foto che posto, con Lui e con la prof.ssa Gilda De Caro, fu scattata a luglio del 2018 nel salone dell’Accademia) alla Associazione Dossetti, a Prima che tutto crolli, all’Osservatorio Cosenza Vecchia, le nostre sigle, e partecipò con l’entusiasmo di un ventenne alle nostre battaglie ospitando, ad esempio, l’incontro con l’ex ministro Bonisoli sulla ripartizione dei 90 milioni della delibera CIPE per Cosenza Vecchia. Grazie carissimo Professore. Oggi Cosenza è più povera, perché perde uno dei suoi cittadini migliori. La ricorderò, La ricorderemo sempre con la stima e l’affetto che si devono ai Maestri.
Care amiche e cari amici, altre dieci biografie entrano nel nostro Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea che così conta ben 375 profili di calabresi noti e meno noti, protagonisti per diversi motivi della storia regionale dall’Ottocento in poi. Di seguito i loro nomi e i rispettivi autori:
Care amiche e cari amici, Siamo a 350 biografie online! Una tappa importante. Questo fine mese è particolarmente ricco di contributi: ben venti nuove voci, infatti, entrano nel nostro Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea Si tratta di personalità politiche, patrioti, artisti, studiosi, industriali, scrittori e scrittrici. Questi i nomi nuovi con i rispettivi autori
Novecento.org, la rivista online di didattica della storia promossa dall’Istituto Nazionale Ferruccio Parri, ha pubblicato una recensione a firma di Daria De Donno del volume «Resistere». Trincea e prigionia nell’archivio Barberio. Scritto da Giuseppe Ferraro, membro del Direttivo ICSAIC, il volume è stato pubblicato da Pellegrini Editore nel 2018 ed è il frutto di un progetto di ricerca sulla “Brigata Catanzaro” portato avanti dall’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea in occasione del centenario Grande Guerra. Clicca sul link per leggere la recensione sulla rivista Novecento.org: «Resistere». Trincea e prigionia nell’archivio Barberio
Grave lutto nel mondo della cultura calabrese. È morto il prof. Franco Volpe, docente e storico che per anni ha animato il dibattito sui temi più importanti riguardanti il passato della nostra regione. Dirigente del nostro istituto, membro del comitato di direzione delle sue riviste scientifiche, deputato di Storia Patria per la Calabria, Volpe è stato autore di numerose opere storiche che hanno ricevuto consensi importanti. Il presidente Paolo Palma e tutti i soci del nostro istituto partecipano al dolore della famiglia. Il presidente onorario dell’Icsaic, Giuseppe Masi, che gli fu vicino per molti anni, così lo ricorda: «Affidare all’etere una triste notizia (la morte di una cara persona) e non poter dare personalmente l’estremo saluto alla stessa per le note disposizioni, rappresenta per me (e per tutti) un qualcosa che nessuno di noi avrebbe immaginato. Ma è proprio così. Franco Volpe ci ha lasciati e io, con grande dispiacere, ne prendo atto. Franco è stato un vero amico. Ricordo la prima volta (novembre 1970) che lo incontrai nella scuola del suo paese. Conoscendolo già di nome per le sue opere storiche che avevano destato grande interesse negli ambienti culturali (solo per citarne qualcuno, Ernesto Pontieri, Gaetano Cingari, Giuseppe Galasso), fu una felice sorpresa non solo per averlo collega, ma uno stimolo per la mia formazione culturale. Iniziava, da quel giorno, una lunga frequentazione che, protrattasi per 50 anni, ci ha consentito di essere presenti a tutti i convegni storici (da relatori e/o da spettatori). Una coppia inseparabile, tanto è vero che un comune amico, Luigi Pellegrini, ad un terzo ebbe a dire che aveva visto Franco Volpe a Cosenza e, di conseguenza, anche Giuseppe Masi doveva essere in città. Io non c’ero, ma negli amici cosentini vedere uno equivaleva vedere anche l’altro. Chi era Franco Volpe studioso? Quelli della mia generazione lo ricordano bene. In questo veloce ricordo voglio rivolgermi alle nuove generazioni. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni con riviste storiche tra le più qualificate, Archivio storico per le Province napoletane, Nuova Antologia, Il Ponte, Rassegna storica del Risorgimento, Nord e Sud ed altre, il supplemento letterario della Stampa di Torino, la pagina culturale dell’ Avanti!, ed alcuni volumi, nei quali è riuscito ad offrire ai lettori, con sagacia critica e con uno stile elegante, un panorama della cultura regionale negli ultimi due secoli. Il suo primo libro ha ricevuto il Premio Sila nel 1992. Un’ultima cosa. Franco coltivava la musica sudamericana ed aveva una bella voce. Da giovane a Torino, alla vecchia sede della Rai (l’Eri), fu convocato per sostenere un provino per cantante con Cinico Angelini, il famoso direttore d’orchestra. Lo superò, ma preferì la carriera scolastica conclusa con la nomina a preside». (Giuseppe Masi)