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Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea

  A cura di Pantaleone Sergi

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De Maio, Domenico

Domenico De Maio [Polistena (Reggio Calabria), 14 gennaio 1929 - Milano 24 ottobre 2006]

Vulcanico  psichiatra  calabro-milanese, come è stato definito,  nacque dal palmese Vincenzo, a quel tempo direttore dei lavori dell'edificio scolastico di Polistena, e da Pasqualina Angilletta.
Ultimate le scuole elementari, si trasferii dai nonni paterni a Palmi dove frequentò le cinque classi del Ginnasio, mentre la famiglia passava da un trasferimento all'altro seguendo il programma di edilizia popolare e scolastica avviato dal governo fascista: Ricadi, S. Pietro a Maida, Seminara, Melicuccà , Sinopoli, Cittanova.  Nel 1945, la famiglia si trasferì a Reggio, dove l'anno dopo egli conseguì la maturità  classica presso il Liceo "Tommaso Campanella". Nello stesso anno, si iscrisse alla facoltà  di Medicina dell'Università  di Messina dove frequentò i primi due anni, tra enormi difficoltà : «Il tragitto Reggio-Villa San Giovanni era una vera e propria avventura, si viaggiava sui carri merci, quindi all'impiedi e, una volta a Villa, l'imbarco non avveniva sulle agili navi traghetto quasi tutte in fondo al mare, bensì sugli scomodi zatteroni da sbarco lasciati dagli americani. Che, nelle condizioni di mare lungo, imbarcavano acqua da prua e riversavano da poppa », scrisse in una breve nota biografia destinata al Centro Studi Polistenesi, qui ampiamente utilizzata.
Nel dicembre del 1948, il padre ottenne il trasferimento a Milano. Si iscrisse al terzo anno di Medicina, continuando e portò a compimento gli studi iniziati a Messina, laureandosi e specializzandosi. E a Milano  percorse tutta la carriera professionale da assistente volontario fino a primario (a 41 anni).  
Nel 1950, ancora, a Milano conobbe Anna Maria Rovere, figlia di Giuseppe, appartenente alla famiglia Rovere di Laureana di Borrello ma del ramo originario di Polistena, e di Amelia Sansone. L'incontro con Anna Maria, a sua volta studentessa presso il Conservatorio di Musica «Giuseppe Verdi », fu una meteora che ricomparve, anni dopo, lui già  medico e alle prese con l'avvio della carriera, lei affermata soprano della Scala, dove debuttò a 23 anni, e dei più importanti teatri d'Italia e di Europa. Il secondo incontro fu decisivo per il comune destino: dal matrimonio celebrato a Milano nel 1959 nacquero Vincenzo Maria e Stefania che gli diedero la gioia di Chiara, Sofia e Andrea.
Segretario a partire dal 1972 della Sinpf, la Società  di neuropsicofarmacologia - in quegli anni era direttore del Centro di pronto intervento per malattie nervose e mentali Riccardo Bozzi - curò con dedizione l'archivio della società  scientifica, preservando così una documentazione di alto interesse storico-scientifico.
Nel 1978 a seguito dell'entrata in vigore della «Legge Basaglia » passò all'Ospedale Fatebenefratelli di Milano dove ricopri il ruolo di primario del neoservizio psichiatrico di diagnosi e cura e anche di responsabile dei centri psicosociali di tre zone di decentramento.
Nel 1985 ha istituito il «Centro per la terapia della depressione con sali di litio » che ha ottenuto risonanza internazionale e che è tuttora in attività .
Psichiatra tra i più considerevoli d'Italia conosciuto a livello internazionale sia per i suoi approfonditi studi sia per la sua umanità . Il suo principale campo di studi e di ricerca è stato quello neuropsicofarmacologico, seguito dall'impiego del Litio nei disturbi dell'umore e del comportamento, dalle tossicodipendenze alcolica (già  nel 1971 affrontava uno studio sulle tossicomanie giovanili con il relativo interessamento di organi e apparati)  ma anche da droga, dall'epilessia, dalla cronobiologia, dal suicidio e anche dagli aspetti psicologico-psichiatrici da tumore.
Ha tenuto corsi, seminari e lezioni di Psicopatologia e di Neuropsicofarmacologia presso la Scuole di Specialita' in Psichiatria e in Neuropsichiatria infantile dell'Università  di Milano per studenti in Medicina.
La sua attività  Societaria si può così riassumere: Co-fondatore della Società  Italiana di Neuropsicofarmacologia, di cui è stato segretario dal 1966 al 1998; Co-fondatore e consigliere della Società  taliana di Cronobiologia: Co-fondatore della Società  Italiana di Aggressologia; Membro della New York Academy of Science; Membro del Collegium Internationale Neuropsychopharmacologicum; Membro dell'European College of Neuropsychopharmacology; Co-fondatore del gruppo di Studio di Neuro-Psico Farmacoterapia Oncologica.  
In pensione nel 1998 nello stesso anno gli fu conferito il titolo di primario emerito ed è stato eletto presidente del Collegio dei Primari.  
Fu pubblicista iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2002 fu nominato Presidente dell'Associazione Calabresi a Milano e amici dei Calabresi.
Tra i riconoscimenti e premi ricevuti, vanno segnalati quelli di Commendatore dell'Ordine della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio On. Giuilo Andreotti; Premio ex aequo «Farmila » per una monografia sugli effetti terapeutici dello zolfo; Premio «Beduschi 1967 » dell'Amministrazione Provinciale di Milano per la monografia  Le Allucinazioni Olfattive dei Malati Psichici; Premio Internazionale «La Madonnina » 1985 per le Scienze Mediche; Premio Elleboro 1989 per «Dutur Di Matt » riservato ai medici scrittori; Premio «Anassilaos 2001 » a Reggio Calabria nel 2001.
Sono state tante le sue pubblicazioni, oltre 170. Non ultima la sua collaborazione durata per anni alla pagina di Medicina del quotidiano milanese «il Giornale ».
Dagli anni Sessanta in poi la sua calabresità  ha rpreso il sopravvento e, oltre ad affrontare e pubblicare anche temi di interesse calabrese, ogni occasione era buona per tornarvi.  Il suo rinnovato legame e l'affetto per la città  natale che nel 1991 gli conferì il «Premio Città  di Polistena », si tradusse, oltre che nell'organizzazione di diversi congressi e dibattiti di psichiatria cui hanno partecipato i più grandi studiosi di tutto il mondo, anche nella donazione, alla locale Biblioteca Comunale, di tutti i suoi libri e documenti (migliaia e migliaia di volumi), provvedendo a spedire, di volta in volta e a proprie spese, pacchi e pacchi contenenti la prima parte della donazione. In seguito al suo decesso una seconda donazione è stata elargita dai figli Stefania e Vincenzo De Maio.
Una via a suo nome è stata intitolata a Polistena. (Giovanni Russo)   © ICSAIC 20121 - 10  

Opere

  • Juqueri. Esperienza psichiatrica di un artista presso un Ospedale Psichiatrico di San Paolo Brasile,  Italseber Editore, Milano 1962;
  • Le allucinazioni olfattive dei malati psichici,  Quaderni di   «Acta neurologica », Napoli 1966;
  • Le tossicomanie giovanili. Contributo clinico-epidemiologico, psicopatologico, bioumorale e terapeutico,  Il pensiero scientifico, Roma 1976;
  • Aspetti cronobiologici in neuropsichiatria,  Il pensiero scientifico, Roma 1984 (con la collaborazione di A. Angeli et al.);
  • Mastriceddru (Fra cronaca e storia: 1928-1948),  Campisi, Vicenza 1985;
  • Dutur di matt: (1948-1958: tra storie e cronache),  Perego, Milano 1987;
  • Psichiatria,  in Enciclopedia "Medicina e Salute", Fabbri Editore, Milano 1988 (pp. 1-335);
  • Fanòi. Calabria, Musulmani, Torri Costiere,  Edizioni Bolis, Bergamo 1990;
  • Litio. Vademecum farmaco terapeutico,  Il Pensiero Scientifico Editore, Roma 1990;
  • La malattia mentale nel medioevo islamico, Edizione del Corriere medico, Milano 1993;
  • Agropsichiatra,  Perego, MIlano 1995;
  • Il suicidio; compendio storico, clinico, casistico, biologico e terapeutico, Il pensiero scientifico, Roma 1997 (con  Roberto Guiducci e Franco Vaccaneo);
  • Il Cardinale Fabrizio Ruffo tra psicologia e storia, Rubbettino, Soveria Mannelli 1999;
  • Anna Maria Rovere: la nipote di Stesicoro.  Biografia di un soprano,  Laruffa, Reggio Calabria 2000;
  • Imitando Didone. La morte volontaria di personaggi della realtà , della letteratura e della mitologia, Franco Angeli,Milano 2001 (con Cristina Bolla);
  • La solitudine sociale, Omega, Milano 2001 (con Roberto Guiducci);
  • San Rocco, l'uomo e il santo. Peste, leggende, storia e devozione,  Laruffa Editore. Reggio Calabria 2003 (con Maurizio Lopresti);
  • Percorrenze. Tabella autobiografica di un "viaggio", nella molteplicità  di vicende e significati di una vita,  Laruffa Editore, Reggio Calabria 2003;
  • Turbamenti olfattivi. Odore di femmina,  di malattia, di malato, di santità ,  Laruffa Editore, Reggio Calabria 2005;
  • Scendere dalla vita. Dizionario di suicidi illustri, Laruffa,  Reggio Calabria 2015,  postumo  (con  Nicoletta Elli).

Nota bibliografica

  • De Maio, una vita dedicata alla psichiatria, «Il Giornale », 26 ottobre 2006
  • Viaggio nel suicidio e nella follia. Intervista postuma a Domenico De Maio, «Fondazione Mediterranea » 22 marzo 2009, http://www.fondazionemediterranea.eu/pubblicazioni/archivio/yo-pienso-y-es-asi/item/351-viaggio-nel-suicidio-e-nella-follia.html

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