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Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea

  A cura di Pantaleone Sergi

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Russo, Achille

Achille Russo [Nicotera (Vibo Valentia), 16 dicembre 1866 - Catania 10 aprile 1955]

Terzo di otto fratelli, nacque a Nicotera, all'epoca in provincia di Catanzaro, da  Domenico, pittore ritrattista molto noto nonché fotografo e autore di commedie, e da Francesca Gargano. Fece studi irregolari: frequentò il Ginnasio a Nicotera e lo completò a 17 anni a Monteleone Calabro (oggi Vibo Valentia). L'anno dopo, a Catanzaro, conseguì l'abilitazione magistrale e insegnò subito nella scuola elementare del seminario diocesano del suo paese natale. Si trasferì presto a Napoli dove  conseguì la licenza liceale da autodidatta. Era suo desiderio studiare medicina, ma si dovette iscrivere in Scienze naturali all'università  partenopea. Laureatosi nel 1891 per tre anni si dedicò all'insegnamento e si perfezionò nella Stazione zoologica della città . Nell'intento di passare alla Facoltà  di Medicina, iniziò delle ricerche che sfociarono in alcune pubblicazioni molto apprezzate, tra cui  I muscoli ciliari dell'occhio e lo strato gangliare della retina nella pecora e nel bue.  Nel 1894 fu nominato assistente nell'Istituto di Istologia e Fisiologia generale e di Zoologia. Era quello il primo passo per una prestigiosa carriera accademica.  
Conseguì, infatti, la libera docenza in Anatomia comparata. Partecipò al concorso per professore di zoologia e anatomia comparata all'Università  di Pavia dove ebbe un giudizio positivo che, nel 1898, gli valse l'incarico di Zoologia nell'Università  di Cagliari. A un altro concorso, a Messina, arrivò terzo ma con un giudizio ancora più lusinghiero di quello di Pavia. Da Cagliari, così, nell'anno accademico 1901-1902 si trasferì all'università  di Catania dove fu nominato professore ordinario di Zoologia e Anatomia comparata. Aveva solo 35 anni, Catania divenne la sua sede accademica definitiva in quanto nella città  etnea svolse tutta la sua attività  di docente  fino al 1936.
Sempre a Catania, il 27 giugno 1903, sposò Antonia Biondi.
Accanto a quella culturale svolse una fruttuosa attività  politico-amministrativa. Si attivò infatti promuovendo la costituzione di un consorzio tra Provincia, Comune, Camera di Commercio e altri enti che, grazie al suo prestigio, assicurarono un cospicuo contributo annuo che consentì di completare e dare, finalmente, una dignitosa sistemazione a Cliniche e Istituti, compreso quello di Zoologia. Dal 1910 al 1919 fu preside della facoltà  di Scienze, incarico che lasciò per quello di Rettore, adoperandosi per modernizzare l'ateneo, con nuovi laboratori, istituti e e cattedre come quella di Vulcanologia. Guidò l'univesìersità  etnea fino al 1924, quando per un contrasto con il ministro fascista Giovanni Gentile, la cui riforma aveva diviso in due fasce le università  italiane, per cui quella di Catania avrebbe dovuto essere finanziata solo in parte dallo Stato, preferì mettersi da parte. Nel quadro della riforma Gentile della scuola e dell'università , infatti, era stata promulgata    la legge con la quale gli atenei del Regno venivano distribuiti in due gruppi A e B e Catania venne compresa nel secondo, potendo avere così solo un modesto finanziamento statale. Russo fu tra coloro che criticò duramente tale riforma. Il conflitto, a ogni modo, divenne imbarazzante per il fascismo nel momento in cui un giornaletto studentesco di Catania in diversi articoli fece pesanti apprezzamenti. La cosa non piacque a Gentile che sollecitò al Consiglio accademico di prendere severi provvedimenti contro i due studenti autori delle critiche. Ma il Consiglio ritenne che essi non avevano intenzione di offendere il ministro bensì discutere della sua riforma, e affidarono al rettore Russo l'incarico di attivarsi per sollecitare il ministro a voler risolvere l'episodio con clemenza. Irritato, Gentile censurò la Facoltà  di Medicina e di Legge, i loro presidi e il rettore, il quale presentò le proprie dimissioni che vennero in seguito ritirate per le pressioni dei colleghi e dello stesso ministro timoroso di un espandersi della protesta.
Insigne biologo marino, Presidente dell'Accademia Gioenia di Scienze Naturali per molti anni. Professore emerito di Anatomia comparata e Zoologia, nel 1939 per limiti d'età  lasciò l'insegnamento ufficiale e l'Accademia Gioenia volle dedicargli il volume degli «Atti » di quell'anno, comprendente una sua biografia redatta dal prof. Bruno Monterosso, suo aiuto, e ben 26 memorie originali. Dal 16 giugno dello stesso anno, Russo fu nominato Accademico dei Lincei  perché aveva «dato alla scienza zoologica, all'anatomia e fisiologia comparata apporti di interesse mondiale ».
Come segnalò la «Rivista di biologia » nel 1939 «la sua attività  scientifica si è svolta in quasi tutti i campi della Biologia animale; basti ricordare le sue ricerche sui rapporti tra le specie estinte e quelle viventi degli echinodermi e quelle sulla struttura dell'ovario dei mammiferi. Notevoli sono anche le sue ricerche sulla pesca ».
Subito dopo il pensionamento tornò a Nicotera, facendosi costruire una casa nella frazione Marina, accanto a quella del fratello Francesco. E nella sede della società  marinara «Stella polare », tenne dei corsi per istruire i pescatori sui moderni sistema di pesca. Si inserì nella vita sociale e dedicò grande impegno per la costruzione di un porto per il quale si spese, senza successo, con il senatore Luigi Sturzo che presiedeva la Commissione per lo sviluppo industriale, al quale fece poi pervenire la propria protesta.
Per la sua morte, avvenuta  a Catania nel 1955, quando aveva quasi 89 anni, l'amministrazione comunale di Nicotera proclamò il lutto cittadino per due giorni. Oggi lo ricorda con l'Istituto Tecnico Industriale che porta il suo nome. Il figlio Eugenio, docente all'Accademia di Belle arti di Catania, ha donato il busto del padre da lui realizzato che si trova all'ingresso dell'Istituto. Una via Achille Russo esiste anche a Roma.  (Pantaleone Sergi)   © ICSAIC 2020

Opere principali

  • Studii sugli echinodermi, «Atti dell'Accademia Gioenia di scienze naturali di Catania », Serie 4, Vol. 15, 1902;
  • Sommario delle lezioni di zoologia generale dettate nella R. Università  di Catania, Tip. La siciliana, Catania 1912;
  • Modificazioni sperimentali dell'elemento epiteliale dell'ovaia dei mammiferi : da servire come base per la determinazione artificiale del sesso femminile e per la interpretazione della legge di Mendel sulla prevalenza degli ibridi, Reale Accademia dei Lincei, CCCIV, 1907;
  • Lezioni di anatomia comparata dettate dal prof. Achille Russo per gli studenti di medicina, scienze naturali e chimica e farmacia nella R. Università  di Catania: parte generale introduttiva, Scuola tipografica salesiana, Catania 1927;
  • Nozioni di zoologia. Ad uso dei licei classici e scientifici (con Bruno Monterosso, Tip. C. Galatola, Catania 1927;
  • Nozioni di botanica. Per gli istituti medi (con Bruno Monterosso), C. Galatola, Catania 1929.

Nota bibliografica

  • Accademia Gioenia, Atti, vol. III, serie IV, annata CXXIV, Catania 1939;
  • B. (Bruno) Monterosso, Facoltà  di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, «Gli annali della Università  d'Italia », I, 1, 1939-1940, pp. 140-141;
  • Natale Pagano, Achille Russo. Accademico d'Italia. Illustratore e sconosciuto figlio di Nicotera, «Cronaca di Calabria », 20 luglio 1974;
  • Pasquale Barbalace, Scuola cultura e società  in un comune calabrese. Nicotera (sec. XIX-XX), Laruffa Editore, Reggio Calabria 2003, pp. 139-140;
  • Giovanni Sichel, Achille Russo: scienziato zoologo e Magnifico Rettore, «La Rivista », Bollettino d'Ateneo, Catania, maggio 2007; in http://www.bda.unict.it/Pagina/It/La_Rivista/0/2007/05/27/658_.aspx
  • Russo, Achille, in Enciclopedia Biografica Universale, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Vol. XVII, Roma 2007;
  • Carmela Galasso, Biografie di personaggi noti e meno noti della Calabria, Pellegrini, Cosenza 2009, pp. 397-398.

Nota archivistica

  • Archivio Comune di Nicotera, Registro degli atti di nascita, atto. n. 202 del 15 dicembre 1866;
  • Archivio Comune di Catania, Registro dei matrimoni, atto n. 513 del 27 giugno 1903;
  • Archivio dell'Accademia Gioenia (Catania), buste varie.


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