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Oliva Olive

Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea

  A cura di Pantaleone Sergi

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Oliva, Nicola

Nicola Oliva [Palmi (Reggio Calabria), 5 settembre 1850 – 20 novembre 1915]

Nato da Tommaso e da Domenica Elisabetta Saffioti, fu dichiarato allo Stato civile con altri due nomi (Pasquale e Rosario) com'era consuetudine fare nelle nobili famiglie del tempo.
A Palmi iniziò i suoi primi studi per continuare quelli superiori e universitari a Napoli dove si laureò in Giurisprudenza col massimo dei voti lasciando un buon ricordo tra tutti i suoi colleghi e tra i molti docenti che lo stimarono e lo apprezzarono per il suo ingegno versatile e per la profondità della sua erudizione.
Ritornato a Palmi 1898, con l’avvocato Domenico Morabito e Nicola Ciancio (direttore), fondò il giornale politico letterario Il Metauro nel quale scrisse interessanti articoli di storia, di arte critica letteraria e di politica.
Richiamandosi nella sua poesia a Torquato Tasso e a Vincenzo Monti, nel 1890 pubblicò una cantica sul monte Aulinas, dov'è narrata la leggenda del Monte S. Elia, di profondo interesse culturale e in cui traspare nettamente l'amore profondo per il luogo natio.
Alle battaglie forensi, però, preferì quelle letterarie e quelle sulla cultura classica in generale nelle quali mise sempre in rilievo e in prim'ordine la sua nobile figura.
Nel 1894 scrisse una bella novella calabrese intitolata «Sara», in ottava rima, in cui si riscontra, per dirla col nipote Tommaso Oliva, «una potente sentimentalità e nel contempo una bella dipintura dei costumi locali». Con «Sara», «la novella calabrese ebbe un ultimo sussurro». Per la morte della madre avvenuta l'anno successivo, volle scrivere degli appassionati versi che intitolo «Funeralia».
Nel 1899 pubblicò un volume in versi molto interessante che fu poi ripubblicato nel 1969 e nel quale Nicola Rovere, nella presentazione, scrisse che Oliva «è il poeta nostro e come tale dobbiamo serbare di lui il perenne ricordo che si incide in questi versi come s'incide in tutte le altre opere che ci ha lasciate».
Altre sue opere rimasero inedite mentre molte poesie (quasi cento) furono pubblicate sui giornali Il Metauro e Il Situro,diretto da G. De Martinis. Egli, infatti, oltre a essere un collaboratore stimato e ricercato, fu pure un valente consulente legale per entrambe le testate.
Nel 1900, a seguito dell'attentato mortale compiuto contro re Umberto I, scrisse una particolare cantica in terzina dal titolo «ll martire di Monza».
Pur essendo la sua una famiglia di nobili discendenze, egli visse sempre con grande dignità ma con altrettanta semplicità, amato e stimato da tutti. «Di incomparabile modestia visse appartato lungi dai lusinghieri rumori spesso immeritati, nel sogno che formò la meta dei suoi studi, amando la Calabria e la sua cara e ridente Palmi, per i quali, nelle colonne del suo giornale, scrisse magnifici articoli», ha scritto Giuseppe Silvestri Silva, nel volume Memorie storiche della città di Palmi.
Volle trascorrere gli ultimi anni della sua vita nella casina di campagna sita nella contrada "Pietrosa', quella zona tanto cara a Leonida Repaci ed a sua moglie Albertina.
Per la sua elevata cultura poté beneficiare dell'amicizia di una eletta schiera di letterati, poeti, scrittori e giornalisti Fu un personaggio illustre, insomma, ma anche un uomo dotato di una eccezionale favella, tanto che non ci fu celebrazione o commemorazione che non lo vide impegnato nella sua squisita oratoria; virtù, comunque non esclusiva in quelle situazioni dato che egli fu pure un brillante avvocato e un eccellente poeta, oltre che pubblicista dotato di una grande dignità.
Mori a Palmi all’età di 65 anni. La città lo ricorda con una via a suo nome (Bruno Zappone, con aggiornamenti) © ICSAIC 2023 – 01 

Opere

  • l monte Aulinas, Cantica, Tip. G. Lo Presti, Palmi 1890;
  • Sara. Novella calabrese in ottava rima, Tip. G. Lo Presti, Palmi 1894;
  • Funeralia, in morte di Mia Madre signora Elisabetta Oliva Saffioti, avvenuta il 17 agosto 1894: Versi, Tip. G. Lo Presti, Palmi 1895;
  • Versi, Tip. G. Lopresti, Palmi 1899 (poi MIT, Cosenza 1969);
  • Il martire di Monza, Cantica, Tip. G. Lopresti, Palmi 1900.

Nota bibliografica

  • Giuseppe Silvestri Silva, Memorie storiche della città di Palmi, vol. I, Tip. Nazionale, Palmi 1932;
  • Bruno Zappone, Uomini da ricordare. Vita e opere di palmesi illustri, Arti Grafiche Edizioni. Ardore Marina 2000, pp. 157-159;
  • Carmela Galasso, Biografie di personaggi noti e meno noti della Calabria, Pellegrini, Cosenza 2009, p. 330.

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