Grisolia, Vincenzo

Vincenzo Grisolia [Santa Domenica Talao (Cosenza), 7 luglio 1883  – 6 febbraio 1941]

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Nacque da Carlo e Maria Francesca Ciliberti, entrambi di Santa Domenica Talao. Secondo di nove figli, gli fu attribuito il nome del primogenito deceduto in tenera età. Dopo le scuole elementari, i genitori, con molti sacrifici, gli assicurarono la frequenza del Ginnasio nel Collegio di Cava dei Tirreni e del Liceo classico nel Convitto nazionale “Vittorio Emanuele II” di Napoli. Conseguita la licenza liceale, si iscrisse alla Facoltà di medicina dell’Università partenopea laureandosi nel 1908.

In ottemperanza del servizio di leva, dopo la Scuola di sanità militare a Firenze fu assegnato a Udine come sottotenente medico. In seguito, si perfezionò a Napoli in chirurgia presso l’Ospedale Pellegrini e l’Ospedale degli Incurabili.

Sposatosi con la concittadina Anna Campagna nel 1910, nel maggio dell’anno seguente decise di emigrare con la moglie nella Repubblica Dominicana, già luogo di espatrio di alcuni compaesani. Previa riconvalida dell’esame di laurea da parte della Giuria Medica dominicana, esercitò la professione a Puerto Plata, dove anni prima si erano stabiliti i fratelli Giovanni e Angelo. Vi rimase fino al 1919, fondando con altri l’Hospital Ricardo Limardo, di cui fu a lungo direttore onorario grazie al servizio prestatovi senza compenso. Per questo motivo, molti anni dopo, il nosocomio gli intitolò un reparto.

Il suo apporto medico fu rilevante nell’assistenza chirurgica ai feriti negli scontri tra fazioni interessate al controllo di coltivazione e commercio della canna da zucchero. Intensi tra il 1912-1914 in tutto lo Stato, questi aspri conflitti interni cessarono nel 1916 con l’occupazione militare dell’isola da parte degli Stati Uniti. Le sue qualità mediche gli guadagnarono l’apprezzamento e la stima delle popolazioni, specialmente di quelle della parte settentrionale del paese, dove fu uno dei primi chirurghi con queste competenze. Nel 1920 si trasferì nella città di Santiago fondando una clinica privata e, in seguito, con la collaborazione del dottor Ramon de Lara, la clinica “Mercedes”, di cui fu a capo. Incarichi che gli guadagnarono notevole fama nella società dominicana.

Rientrato in Italia nel 1928, fu nominato Console onorario della Repubblica Dominicana a Napoli. In questo ruolo si impegnò nella raccolta di fondi per le vittime del disastroso ciclone San Zenόn che nel 1930 colpì l’isola caraibica.

Dopo un breve ritorno a Puerto Plata nel 1932 per aiutare i fratelli Angelo e Giovanni ad aprire la “Casa commerciale V. Grisolia e C.”, dimorò definitivamente nel paese natale. Sofferente di disturbi cardiaci, si spense il 6 febbraio 1941. (Saverio Napolitano) © ICSAIC 2025 – 05

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Bibliografia

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  • Epistolario conservato dal nipote omonimo.
  • Herbert Stern, Storia della medicina nella Repubblica Dominicana, in https://www. elcaribe.com.do/sin-categoria/biografia-del-doctor-vicente-grisolia/
  • Vittorio Cappelli, Dagli Appennini alle Ande, al Caribe e all’Amazzonia. Percorsi e profili migratori verso le “altre Americhe”, Rubbettino, Soveria Mannelli 2022.
  • Graciela Azcárate, Los italianos en America. Historia de familia, 2002 (www.rootsweb. com/⁓domwgw/italianosamerica.htm

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