28 dicembre 1908: 110 anni fa il devastante terremoto che distrusse Reggio e Messina

Ricorre oggi, 28 dicembre, l’anniversario del devastante terremoto di  magnitudo 7.1 che alle 5,20 devastò Reggio Calabria e Messina procurando circa 80 mila vittime, mentre altri 25 mila morti si ebbero negli altri centri siciliani e calabresi.  Le onde sismiche causarono immensi danni alle strutture e infrastrutture delle due città  capoluogo più vicine all’epicentro.   La violentissima scossa  nello Stretto di Messina infatti determinò un’immensa frana sottomarina che generò uno tsunami di grandi dimensioni, con onde alte più di dieci metri, sulle coste affacciate allo Stretto di Messina.  Molti edifici di pregio architettonico caddero giù, fra cui diverse chiese e palazzi antichi. Questa la relazione al  Senato del Regno: «Un attimo della potenza degli elementi ha flagellato due nobilissime province – nobilissime e care – abbattendo molti secoli di opere e di civiltà . Non è soltanto una sventura della gente italiana; è una sventura della umanità , sicché il grido pietoso scoppiava al di qua e al di là  delle Alpi e dei mari, fondendo e confondendo, in una gara di sacrificio e di fratellanza, ogni persona, ogni classe, ogni nazionalità . È la pietà  dei vivi che tenta la rivincita dell’umanità  sulle violenze della terra. Forse non è ancor completo, nei nostri intelletti, il terribile quadro, né preciso il concetto della grande sventura, né ancor siamo in grado di misurare le proporzioni dell’abisso, dal cui fondo spaventoso vogliamo risorgere. Sappiamo che il danno è immenso, e che grandi e immediate provvidenze sono necessarie ».

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