È morto il professore Franco Volpe. Grave lutto per la cultura calabrese

Grave lutto nel mondo della cultura calabrese. È morto il prof. Franco Volpe, docente e storico che per anni ha animato il dibattito sui temi più importanti riguardanti il passato della nostra regione. Dirigente del nostro istituto, membro del comitato di direzione delle sue riviste scientifiche, deputato di Storia Patria per la Calabria, Volpe è stato autore di numerose opere storiche che hanno ricevuto consensi importanti. Il presidente Paolo Palma e tutti i soci del nostro istituto partecipano al dolore della famiglia. Il presidente onorario dell’Icsaic, Giuseppe Masi, che gli fu vicino per molti anni, così lo ricorda:
«Affidare all’etere una triste notizia (la morte di una cara persona) e non poter dare personalmente l’estremo saluto alla stessa per le note disposizioni, rappresenta per me (e per tutti) un qualcosa che nessuno di noi avrebbe immaginato. Ma è proprio così. Franco Volpe ci ha lasciati e io, con grande dispiacere, ne prendo atto. Franco è stato un vero amico. Ricordo la prima volta (novembre 1970) che lo incontrai nella scuola del suo paese. Conoscendolo già  di nome per le sue opere storiche che avevano destato grande interesse negli ambienti culturali (solo per citarne qualcuno, Ernesto Pontieri, Gaetano Cingari, Giuseppe Galasso), fu una felice sorpresa non solo per averlo collega, ma uno stimolo per la mia formazione culturale. Iniziava, da quel giorno, una lunga frequentazione che, protrattasi per 50 anni, ci ha consentito di essere presenti a tutti i convegni storici (da relatori e/o da spettatori). Una coppia inseparabile, tanto è vero che un comune amico, Luigi Pellegrini, ad un terzo ebbe a dire che aveva visto Franco Volpe a Cosenza e, di conseguenza, anche Giuseppe Masi doveva essere in città . Io non c’ero, ma negli amici cosentini vedere uno equivaleva vedere anche l’altro.
Chi era Franco Volpe studioso? Quelli della mia generazione lo ricordano bene. In questo veloce ricordo voglio rivolgermi alle nuove generazioni. Ha al suo attivo diverse pubblicazioni con riviste storiche tra le più qualificate, Archivio storico per le Province napoletane, Nuova Antologia, Il Ponte, Rassegna storica del Risorgimento, Nord e Sud ed altre, il supplemento letterario della Stampa di Torino, la pagina culturale dell’ Avanti!, ed alcuni volumi, nei quali è riuscito ad offrire ai lettori, con sagacia critica e con uno stile elegante, un panorama della cultura regionale negli ultimi due secoli. Il suo primo libro ha ricevuto il Premio Sila nel 1992.
Un’ultima cosa. Franco coltivava la musica sudamericana ed aveva una bella voce. Da giovane a Torino, alla vecchia sede della Rai (l’Eri), fu convocato per sostenere un provino per cantante con Cinico Angelini, il famoso direttore d’orchestra. Lo superò, ma preferì la carriera scolastica conclusa con la nomina a preside ». (Giuseppe Masi)

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