Di seguito, un breve ricordo dello storico Giuseppe Parlato, morto il 2 giugno a Roma, pubblicato dal presidente dell’ICSAIC Paolo Palma sul suo profilo social.
Con Giuseppe Parlato scompare un grande storico, un amico dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea e mio personale da qualche decennio. Il prof. Parlato è l’autore di opere fondamentali sul fascismo e il neofascismo, tra le quali La sinistra fascista. Storia di un progetto mancato (2000), un progetto antiborghese e anticapitalista verso cui credo che avesse una certa simpatia; Fascisti senza Mussolini (2006), sulle origini del MSI, La Fiamma dimezzata (2017) sulla seconda segreteria Almirante e la scissione della Destra Nazionale. Giuseppe era uno storico di destra, interno a quel mondo, ma mai apologeta o nostalgico, sempre critico, aperto al confronto. Avevo in comune con lui il magistero di Renzo De Felice, il cui nome volle aggiungere nel 2010 a quello di Ugo Spirito nella Fondazione da lui presieduta. Era tale la stima nei suoi confronti che l’ICSAIC invitò Giuseppe Parlato a svolgere una relazione al convegno che dedicammo, a Vibo Valentia il 4 novembre 2022, al centenario della Marcia su Roma. Ci parlò di Luigi Razza, vibonese, uno dei più importanti sindacalisti fascisti, un fascista di sinistra che Mussolini nominò ministro dei Lavori Pubblici. La sua relazione è stata pubblicata nel numero 2/2022 della Rivista calabrese di storia del ‘900, diretta da Vittorio Cappelli. Le foto che pubblico riguardano la consegna del volume, da parte mia, avvenuta nella sede della Fondazione Ugo Spirito-Renzo De Felice di piazzale delle Muse, in Roma, sotto il ritratto del Maestro.
R.i.p. caro Giuseppe.

