Un saggio di Licordari su Fortunato Velonà premiato a Bova

Il “Circolo Culturale Apodiafazzi”, di Bova (Rc), che da 50 anni è attivo per la difesa e la valorizzazione della Lingua e della Cultura Greco-Calabra, ha premiato anche quest’anno coloro che si sono distinti nella divulgazione, conoscenza e tutela della minoranza linguistica, nonché della cultura e della storia in genere dell’area grecanica del reggino.

La IX edizione del Premio Letterario Internazionale “Rohlfs-Mosino-Karanastasis” ha annoverato tra i premiati anche il nostro socio e componente del Consiglio Direttivo ICSAIC Letterio Licordari nella sezione “Cultura senza confini: il lavoro in emigrazione” con un saggio inedito su Fortunato Velonà, emigrato negli USA da Bova nel 1913, sindacalista, antifascista e vignettista dal titolo “Fortunato Velonà – Quando l’emigrazione esporta forza lavoro, l’ideologia e l’arte”. Questa sezione del Premio è promossa anche dall’Istituto Fernando Santi di Roma, che dal 1970 è attivo nel sostegno agli emigrati italiani e degli immigrati nel nostro Paese. Il personaggio oggetto del saggio è presente anche sul Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea – questo il link per leggere la voce che lo riguarda: https://www.icsaicstoria.it/dizionario/velona-fortunato-fort/.

Il testo di Licordari sarà prossimamente pubblicato a cura della casa editrice del Circolo e per la stesura del lavoro sono stati consultati anche testi scritti da soci e dirigenti ICSAIC quali: Katia Massara, Vittorio Cappelli, Pantaleone Sergi, Paolo Palma, Enrico Esposito, Giuseppe Masi, con importanti contributi e riferimenti anagrafici da parte di Nino Romeo.

La cerimonia di premiazione si è tenuta nel capoluogo della “Bovesia” nella “Biblioteca Franco Mosino Filoelleno – Museo Gerhard Rohlfs” alla presenza del sindaco della città, Santo Casile, di Marina Neri (Direttivo Circolo Apodiafazzi), del poeta Francesco Sepe, della dirigente del Settore Strategia Aree Interne e Minoranze Linguistiche della Regione Calabria Anna Prenestini, del presidente della Fondazione Mediterranea Vincenzo Vitale e della regista Angelica Artemisia Pedatella. I lavori sono stati coordinati dal presidente del Circolo, Carmelo Giuseppe Nucera (che è anche socio dell’ICSAIC), assistito dalla segretaria Valeria Maria Genua: Nucera, dopo gli argomenti trattati dai relatori, ha concluso ribadendo la necessità che sia prestata attenzione ad una lingua e a una cultura del territorio che “devono essere annoverate tra il patrimonio universale dell’umanità”.

Questi gli altri premi assegnati:

Sezione Saggistica: Maria Anna Toscano (“Manoscritto con recensioni calabro- sicule”), Antonino Buonsanti (“Il sincretismo genitivo- dativo nel dialetto di Samo”);

Sezione Narrativa: Immacolata Cassalia (“Un borgo arroccato”), Maria Modesti (“Elettra” – con traduzione calabro-greca a cura di Domenico Nucera e Lorenzo Ravenda), Eufemia Attanasi (“Il Principe e l’agnellino (favola in greco);

Sezione Tesi di Laurea: Andrea Alfonzetti (“La marineria di Scilla dalla fine del XVI secolo al XX secolo”), Giuseppina Minniti (“Valorizzazione della cultura italo- greca della Calabria”);

Sezione Studi e Ricerche: Paolo Martino (“Vocabolario greco calabro storico etimologico”), Miriam Patti con Carmelo Maria Musarella e Giovanni Spampinato (“Etnobotanica in Calabria: l’uso delle piante nell’aria grecanica”), Pietro Orlando per avere inventato il collare anti lupo a tutela sia delle greggi che dei predatori.

Conferiti, inoltre, premi alla memoria a Aldo Rizzo, guida del Parco d’Aspromonte, Saverio Micheletta, illustre cittadino bovese, Michalis Charalambidis, intellettuale greco, per la sua opera in 5 volumi “Lessico Storico etimologico degli idiomi italo greci” e Salvino Nucera, studioso della Lingua e della cultura greca, scomparso di recente.

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