Nel corso della presentazione del pregevole volume dello storico Antonio Vincenzo Valente dal titolo “L’insula parva di Scalea e la Torre di Mare detta Talao” (Edizioni Gridei) verranno ricordate la figura e l’opera di Enrico Esposito, socio fondatore e vice presidente dell’ICSAIC. Esposito, tra le sue pubblicazioni e ricerche, si è anch’egli interessato dell’argomento trattato da Valente, con riferimento – soprattutto – al periodo che riguarda la prima metà del Novecento. Intorno al 1910, difatti, il sito della Torre Talao, manufatto costruito sull’allora isola risalente al XVI secolo, divenne sede di una Scuola Pitagorica, emanazione del movimento culturale fiorentino “Caffè delle Giubbe Rosse” che, tra i principali esponenti, annoverava il filosofo ermetista fiorentino Arturo Reghini e Amedeo Rocco Armentano, poliedrico personaggio nativo di Scalea, musicista (scrisse anche l’inno nazionale di Malta) e studioso di esoterismo. Nelle note bibliografiche del lavoro di Valente, peraltro, sono citati testi sia di Esposito che di altri soci dell’ICSAIC, Christian Palmieri e Letterio Licordari, entrambi componenti del Consiglio Direttivo dell’Istituto.
L’evento si terrà sabato 12 agosto nel Cortile del Palazzo dei Principi Spinelli, con la presenza del Sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, e del Presidente della Pro Loco, Salvatore Licursi. Oltre all’autore, interverranno Marisa Magurno, ricercatrice medievalista, e Letterio Licordari, che tratterà dell’utilizzo “civile” di un manufatto fortificato che fu presidio militare nel corso dei secoli, soprattutto nel periodo in cui Armentano vi stabilì il sito della scuola di pensiero. Sarà lui, a nome dell’ICSAIC, a commemorare Enrico Esposito in occasione del trigesimo della sua scomparsa. I lavori saranno coordinati da Francesco Casella, avvocato e studioso di storia locale.
