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Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea

  A cura di Pantaleone Sergi

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Iacoe, Vincenzo

Vincenzo Iacoe [Grimaldi (Cosenza), 24 aprile 1879 - Roma, 20 marzo 1967]

Nato in una famiglia modesta, venne registrato allo Stato civile con i nomi di Vincenzo Senofonte Benvenuto. Il padre Pasquale era un contadino, assente dal paese al momento della sua nascita, la madre si chiamava Rosaria Amantea (cognome importante a Grimaldi), anche lei comunque contadina. Dopo gli studi di base nel paese natale, con chiari sforzi la famiglia lo mantenne agli studi superiori. Il suo destino era la vita militare, nella quale passo dopo passo percorse tutti i gradi diventando infine generale di Corpo d'Armata.
Nel novembre 1900 entrò, così, nell'Accademia Militare d'Artiglieria e Genio di Torino, la scuola militare più importante di quel periodo,  unico istituto di reclutamento e formazione degli Ufficiali di Fanteria e Cavalleria  e delle Armi Speciali  del  Regio Esercito Italiano. Dopo tre anni, terminati i corsi fu nominato sottotenente dell'Arma del Genio. Frequentò la Scuola di Applicazione d'Artiglieria e Genio, si laureò in ingegneria civile, e il 21 agosto 1905 fu promosso tenente e destinato al 5 ° Reggimento Genio (minatori) dove rimase fino al luglio 1908. Durante il periodo di studi, dimostrò le sue capacità  e nelle grandi manovre del 1907 si distinse per attitudine guadagnandosi gli elogi dei suoi superiori. Terminato questo determinante periodo di formazione, il 30 luglio 1908 fu assegnato al 6 ° Reggimento ferrovieri di Roma. Aveva voglia di crescere ancora, però, per cui due anni dopo, da febbraio ad aprile 1910, frequentò un corso presso la Scuola piloti di dirigibili e in seguito fu incaricato anche di seguire la nascente specialità  degli automobilisti.
La sua carriera aveva ormai un percorso ben delineato. Nel giugno 1912, lo troviamo così al Battaglione specialisti del Genio, addetto al servizio delle Costruzioni edilizie. Il 30 ottobre dello stesso anno fu promosso capitano. Dopo una breve missione In Libia, continuò nell'incarico delle costruzioni edilizie aeronautiche (aeroscali) rimanendo allo Stabilimento dl Costruzioni Aeronautiche. Allo scoppio della Grande Guerra fu mobilitato e assegnato al Comando Genio del 5 ª Corpo d'Armata dove oltre a disimpegnare i normali compiti di ufficiale addetto compì importanti ricognizioni nelle prime linee. Per la sua attività , gli fu concessa la Croce di Guerra al Valor militare. Il 9 luglio 1916 fu trasferito al Comando Genio del XX Corpo d'Armata e, in seguito, il 27 novembre 1916, al Comando Genio delle Truppe Altipiano (6 ª Armata).    Nei vari incarichi affidatigli diede sempre prova di ottima capacità , di prontezza e di rendimento. Il 12 aprile 1917 fu promosso maggiore e comandato presso lo Stabilimento Costruzioni Aeronautiche fino all'11 ottobre dello stesso anno, data in cui fu trasferito al Comando Genio della 35 ª Divisione di Fanteria in Macedonia dove rimase fino al 5 giugno 1918. Il 4 luglio successivo fu destinato all'istituto Centrale Aeronautico e gli fu affidato l'incarico di direttore della Scuola Motoristi d'Aviazione. Nel dicembre 1918 era quindi Capo Reparto dell'Ufficio Edilizia al Reparto Costruzioni Edilizie d'Aeronautica e il 12 agosto 1999 redasse i progetti per i campi d'aviazione della provincia di Roma.
Quando nel luglio 1920, si costituì il Comando Superiore di Aeronautica, venne trasferito con lo stesso incarico di Capo Ufficio Edilizia e compì importantissime missioni in Germania per adempimenti relativi alle riparazioni di guerra previste dal trattato di pace.
Nell'aprile 1921 fu trasferito nell'Arma Aeronautica continuando nell'incarico pregresso. Pur avendo vinto il concorso per il Genio Aeronautico, il 25 marzo 1923 rientrò nell'Arma del Genio e fu destinato alla Direzione Superiore delle Costruzioni dove ebbe l'incarico della revisione dei nuovi progetti. Nel dicembre dell'anno successivo fu trasferito alla Direzione del Servizio Chimico Militare dove fu preposto all'Ufficio Materiali e all'organizzazione del poligono d'istruzione. Nell'aprile 1926 fu trasferito al 7 ° Raggruppamento Genio (divenuto poi 8 ° Reggimento Genio) dove assunse il comando del Battaglione Zappatori-Minatori che tenne anche con la promozione a tenente colonnello (13 giugno 1926) partecipando da protagonista alle manovre del Trasimeno nel settembre dello stesso anno. Nell'agosto 1928 fu comandato a frequentare il corso applicativo della Scuola di Guerra dove al termine del corso fu trasferito con l'incarico di insegnante aggiunto che continuò anche dopo a promozione a Colonnello (21 maggio 1929) quale insegnante titolare.  
Il 2 luglio 1931 fu nominato Capo Ufficio Fortificazioni del Corpo d'Armata di Torino, In questo incarico si prodigò per lo studio e l'esecuzione di notevoli lavori difensivi. Il 19 febbraio 1934 assunse il Comando del Reggimento ferrovieri che tenne fino all'8 marzo 1936 quando, promosso generale di brigata, fu nominato Comandante del Genio del Corpo d'Armata di Trieste. Tra il dicembre 1936 e 11 febbraio 1937 effettuò un'ispezione amministrativa in Eritrea. Il 24 aprile 1937, raggiunto dai limiti di età , fu collocato in posizione ausiliaria.  
Richiamato in servizio temporaneo dai 1 ° febbraio 1938 fu destinato alla Direzione Generale del Genio con funzioni Ispettive, funzioni che continuò a disimpegnare anche dopo la promozione a generale di divisione (27 ottobre 1938).  
Il 10 settembre 1939 fu nominato Comandante del Genio della 7 ª Armata. Ricollocato in congedo l'1 febbraio 1940 fu di nuovo richiamato in servizio il 15 dello stesso mese e destinato al Comando del Genio della 4 ª Armata mobilitata, comando che tenne anche durante la prima fase delle operazioni della 2 ª guerra mondiale e il primo periodo dell'armistizio con la Francia.  
Intervenne personalmente in zone violentemente battute e si prodigò per rendere più celeri i lavori di riattamento di importanti interruzioni. Per il suo valoroso comportamento nelle operazioni al Piccolo S. Bernardo fu decorato dl medaglia d'argento al Valor militare.  
Ricollocato dl nuovo in congedo il 20 agosto 1940, fu richiamato in servizio dal 15 marzo 1941 con l'incarico di eseguire accertamenti tecnico-amministrativi presso il Comando Genio dell'Albania. Successivamente ebbe Il Comando Settore di Scutari fino al 10 agosto 1941 data in cui fu posto nuovamente in congedo.
Il 31 maggio 1943 il generale Alfredo Guzzoni lo volle al suo fianco quale comandante del Genio della 6 ª Armata dislocata in Sicilia. Jacoe si prodigò per arginare l'avanzata del nemico e predisporre le successive linee di difesa. Dopo l'abbandono dell'isola, sorpreso dalle vicende post-armistizio mentre si stava riorganizzando il Comando della 6 ª Armata nel Veneto, riprese regolarmente servizio dopo la liberazione del territorio nazionale.  
Ufficiale molto colto, di ottima capacità  e preparazione professionale e tecnica ha assolto sempre lodevolmente i vari incarichi affidatigli. Attivissimo ed energico tenace e coraggioso, si è sempre distinto per volontà  e attaccamento al dovere.  
Collocato definitivamente in congedo l'1 agosto 1944, il primo luglio di tre anni dopo fu promosso generale di Corpo d'Armata nella riserva. Tornato nella vita civile dopo la 2 ª guerra mondiale, fu nominato commissario straordinario per la ricostruzione dell'Associazione nazionale del Genio «La Santa Barbara », della quale fu poi presidente dal 5 agosto 1946 al 5 gennaio 1953, e alla quale si dedicò con instancabile passione svolgendo una apprezzata attività  in un periodo difficilissimo per riprendere i contatti, favorire la ricostruzione delle sezioni. Il 15 maggio 1954 fu collocato in congedo assoluto per età . Non si hanno notizie sulla sua vita privata e sul suo atto di nascita non ci sono annotazioni su un eventuale matrimonio.
È morto a Roma all'età  di 88 anni.
Il suo comune di nascita lo annovera tra i cittadini illustri, dedicandogli una ricca biografia nel suo sito ufficiale. (Leonilde Reda,  sulla base della biografia pubblicata sul sito del comune di Grimaldi) © ICSAIC 2021 - 6

Nota bibliografica

  • Avanti è la vita, «Rivista militare » (edizione speciale), 2004, p. 4;
  • La storia dell'ANGET, «Rivista militare » (edizione speciale), 2004, p. 22.

Nota archivistica

  • Comune di Grimaldi (Cosenza), Atti di nascita, atto n. 49 del 26 aprile 1879.

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