Ordine, Nuccio

Nuccio Ordine [Diamante (Cosenza), 18 luglio 1958 - Cosenza 10 giugno 2023]

Storico della letteratura e filosofo, professore, tra i più stimati intellettuali italiani a livello internazionale, nacque da Vincenzo e da Margherita Calafiori, che gli diedero i nomi di Diamante Nuccio.

Dopo avere frequentato la scuola media a Diamante, frequentò il Liceo Scientifico “Metastasio” di Scalea dove conseguì la maturità.

La sua passione giovanile è stata il giornalismo e già a 16 anni era corrispondente del quotidiano «Il Giornale di Calabria» che si stampava alle porte di Cosenza: di quel periodo si può ricordare la coraggiosa inchiesta giornalistica sul boss Muto di Cetraro firmata assieme a Enzo Monaco. Iscrittosi alla facoltà di Lettere dell’Università della Calabria, dove ebbe come maestro Giulio Ferroni, i suoi interessi cambiarono e divennero esclusivamente quelli letterari (al giornalismo tornerà molti anni dopo con la collaborazione al «Corriere della Sera» e a «El País»).

Nel 1982 si laureò in Lettere moderne con una tesi intitolata Asinus ad litteras. La letteratura dell'asino nel Cinquecento. Relatore fu Giulio Ferroni che divenne il suo mentore.

Studente brillante e capace, decise di rimanere all’università come ricercatore e poi come docente. Dall’anno successivo, vincitore di concorso nazionale, seguito dallo stesso Ferroni e da Dante Della Terza, presso l’ateneo calabrese iniziò un dottorato di ricerca in «Scienze letterarie: retorica e tecniche dell'interpretazione», conseguendo il titolo nel 1987 con la tesi Il patto dialogico. Teoria e situazione del dialogo nel Cinquecento.

Era ormai maturo per l’insegnamento che arrivò di lì a poco.

Ricercatore dal 1990 presso il Dipartimento di Filologia dell'Università della Calabria, infatti, in seguito a concorso due anni dopo prese servizio come professore associato di «Teoria della letteratura», materia nella quale dal 2001 divenne professore ordinario. Nel 2005 divenne ordinario di Letteratura italiana nello stesso Ateneo.

Per i suoi studi e la sua produzione scientifica (era tra i massimi studiosi al mondo del Rinascimento e di Giordano Bruno), ha avuto numerosi riconoscimenti internazionali: era considerato, infatti, un “collezionista” di lauree honoris causa.

Ebbe il dottorato, sempre honoris causa, da cinque prestigiosi atenei d’Europa e America, mentre l’Università di Urbino gli consegnò il prestigioso Sigillo d’Ateneo. Ha ricevuto anche numerosi premi, ultimo dei quali il Princesa de Asturias de Comunicación y Humanidades 2023, assegnatogli in Spagna meno di un mese prima della sua scomparsa.

In Francia nel 2012 gli è stata conferita la Légion d’honneur ed è stato insignito dei titoli di cavaliere (2009) e di commendatore (2014) dell'Ordre des palmes académiques. In Italia, il Presidente della Repubblica lo ha nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2010).

Fellow dell’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies e della Alexander von Humboldt Stiftung, è stato Visiting professor nei più importanti atenei americani ed europei, e ha tenuto lezioni in Università prestigiose quali l’Ecole Normale Supérieure la Sorbona di Parigi, il Warburg Institute e quindi a Eichstätt University Harvard, Yale, New York University, Valparaíso, e altre ancora.

Umanista del XXI secolo, come l’hanno definito, è stato autore di numerosi saggi e direttore di diverse prestigiose collane di classici. Il filosofo francese Pierre Hadot, membro del Collège de France, nell'introduzione de La Soglia dell'ombra ha scritto: «Nuccio Ordine, ben noto ai lettori per i suoi eccellenti lavori su Giordano Bruno, è anche uno dei migliori conoscitori attuali del milieu sociale, artistico, letterario e spirituale dell'età del Rinascimento e degli inizi dell'Età moderna»

A Giordano Bruno, ha dedicato alcuni volumi tradotti in nove lingue: La cabala dell'asino. Asinità e conoscenza in Giordano Bruno pubblicato nel 1987 e tradotto, tra le altre lingue in cinese e rumeno, La soglia dell'ombra: letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno (2003) e Contro il Vangelo armato: Giordano Bruno, Ronsard e la religione (2007).

Il suo L’utilità dell’inutile. Manifesto (2013), è stato un best seller internazionale tradotto in numerose lingue.

Ha svolto anche un’intensa attività di promozione culturale: presidente del Centro Internazionale di Studi Telesiani, Bruniani e Campanelliani; membro del consiglio scientifico dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli; segretario generale del Centro Internazionale di Studi Bruniani; con Yves Hersant, dall'estate 1994, a Diamante ha diretto la Scuola Estiva di Alti Studi «Tommaso Campanella» del Centre Europe dell'Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi e dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.

È stato anche membro d’onore dell’Istituto di Filosofia dell’Accademia russa delle scienze, membro dell’Académie royal de Belgique e ha fatto parte del Consiglio scientifico dell’Enciclopedia Treccani.

All’apice delle sue molteplici attività accademiche e culturali, appena rientrato dalla Spagna, in seguito a un malore improvviso è stato ricoverato per alcuni giorni in Rianimazione all’Ospedale di Cosenza, dove è morto a 64 anni, pianto dalla compagna Rosalia Broccolo, dalla sorella Maria, dal cognato Franco Maiolino, suo grande amico fin dalla giovinezza, dai nipoti Marta e Vincenzo ai quali era legatissimo. Centinaia e centinaia di persone, tra cui colleghi, allievi e amici del mondo del giornalismo gli hanno dato l’addio prima nella camera ardente allestita nella sua Università e poi ai funerali svoltisi con rito civile a Diamante. La salma dello studioso, che ha donato i suoi organi, è stata cremata.

La notizia della sua scomparsa, diffusa subito dall’Agenzia Ansa, ha fatto immediatamente il giro il del mondo. (Pantaleone Sergi) © ICSAIC 2023 – 06

Opere

• La cabala dell'asino. Asinità e conoscenza in Giordano Bruno, Liguori, Napoli 1996 (poi La Nave di Teseo, Milano 2017);
• La soglia dell'ombra. Letteratura, filosofia e pittura in Giordano Bruno, Marsilio, Venezia 2003;
• Contro il Vangelo armato. Giordano Bruno, Ronsard e la religione, Cortina, Milano 2007;
• Teoria della novella e teoria del riso nel Cinquecento, Liguori, Napoli 2009;
• Le rendez-vous des savoirs. Littérature, philosophie et diplomatie à la Renaissance, Les Belles Lettres, París 2009;
• Les portraits de Gabriel Garcia Marquez. La répétition et la différence, Les Belles Lettres, París 2012;
• L'utilità dell’inutile. Manifesto, Bompiani, Milano 2013
• Tre corone per un re. L'impresa di Enrico III e i suoi misteri, Bompiani, Milano 2015;
• Classici per la vita. Una piccola biblioteca ideale, La Nave di Teseo, Milano 2016;
• Una escuela para la vida, Universidad de Valparaíso, Valparaíso, (traduzione di Gemma Bayod e Jordi Bayod), novembre 2018 (https://editorial.uv.cl/portfolio-item/una-escuela-para-la-vida/).
• Gli uomini non sono isole. I classici ci aiutano a vivere, La nave di Teseo, Milano 2018.
• George Steiner. L'ospite scomodo, La nave di Teseo, Milano 2022.

Nota bibliografica breve

• La nuova onorificenza francese a Nuccio Ordine, in «Corriere della Sera», 6 agosto 2014;
• Raffaella De Santis, Nuccio Ordine: “Perché l'inutile salverà l'umanità”, in «La Repubblica», 24 marzo 2014;
• Juan Cruz, Nuccio Ordine, elogio de la herejía, in «Clarín» (Buenos Aires), 22 luglio 2022;
• Boria Hermoso, La lucidez de Ordine, Pricesa de Asturies de Humanidad, in «Il Pais» (Madrid), 5 maggio 2023;
• È morto il docente universitario e filosofo Nuccio Ordine, «Ansa»,10 giugno 2023;
• Daniel Verdù, Muere Nuccio Ordine, un gran humanista, in «Il Pais», 11 giugno 2023;
• Rocco Valenti, Nuccio Ordine resterà per sempre, come tutti i grandi, in «il Quotidiano del Sud», 11 giugno 2023;
• Pierluigi Panza, L’«utilità» di Nuccio Ordine, un umanista nel XXI secolo, in «Corriere della Sera», 12 giugno 2023.