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Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea

  A cura di Pantaleone Sergi

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Conforti Giacomo

Giacomo Conforti [Belmonte Calabro (Cosenza), 1 gennaio 1932 – Cosenza, 29 aprile 2017]

Nasce da Domenico Conforti, contadino, e da Letizia Veltri, casalinga. Terzo di quattro figli, dopo la licenza elementare, abbandona la scuola per dedicarsi alla famiglia e sopperire all’assenza del padre, prigioniero in India. Dopo due anni di duro lavoro in campagna, riprende privatamente gli studi sotto la guida del maestro-contadino (perché fino a trent’anni circa aveva fatto effettivamente il contadino) Diego Zimbaro, divenuto poi dirigente scolastico e ispettore tecnico, il che gli consente di affrontare in tempi stretti i tre anni della media e il primo anno dell’Istituto magistrale per poi frequentare regolarmente gli ultimi tre anni nella sede storica del “Lucrezia della Valle” fino al conseguimento del diploma nel 1952.

Il triennio di frequenza dell’Istituto magistrale a Cosenza costituisce per il giovane Conforti un’esperienza significativa, innanzitutto per l’incontro e l’interazione con il gruppo dei compagni di classe, con alcuni dei quali manterrà un rapporto di amicizia e di collaborazione per tutta la vita, e per il rapporto con i docenti, tra i quali primeggiano grandi figure di studiosi e di educatori: Francesco Arcuri, Luigi de Franco e Rosa Cimino.

Conseguita l’abilitazione magistrale, si iscrive alla Facoltà di Magistero dell’Università di Salerno e partecipa con successo al concorso magistrale, bandito lo stesso anno del diploma.

Immesso in ruolo a far data 1 ottobre 1953, sceglie come sede di titolarità della frazione Borgile di Aiello Calabro, dove rimane otto anni, durante i quali espleta il servizio militare.

Nel 1958 sposa Carmela Guzzo, dalla quale ha quattro figli: Domenico (1959), Maria Letizia (1962, venuta a mancare nel 2022), Maria Pia (1967) e Giuseppe (1970). In quegli anni intensifica gli studi per il conseguimento della laurea in Pedagogia (1959), partecipa attivamente alla vita sociale iscrivendosi al Sinascel e all’AIMC e frequentando le numerose iniziative di formazione e di aggiornamento organizzate dalle due associazioni e, soprattutto, si prepara per il concorso direttivo consultando numerose riviste scolastiche, in particolare Scuola italiana moderna, e studiando i testi di alcuni autori come Lambruschini, don Bosco, Montessori, Ferrière e le Lezioni di didattica di Giuseppe Lombardo Radice.

Superate con successo le prove del concorso, l’1 ottobre 1962 inizia la carriera direttiva a Fagnano Castello, dove rimane due anni, poi passa nelle sedi di Scalea (sei anni), Grimaldi (due anni) e Cosenza V circolo (dieci anni). In quest’ultima sede tra il 1972 e il 1982 realizza l’esperienza più significativa della sua carriera direttiva: l’iniziativa di scuola integrata e a tempo pieno (legge 820/71) e, soprattutto, l’integrazione nelle classi comuni degli alunni in situazione di handicap e di disagio sociale e scolastico, a seguito di un’apposita intesa tra l’Amministrazione scolastica e l’AIAS di Cosenza, secondo le linee di una sperimentazione autorizzata dal Ministero della P. I. (Ministro Misasi, Provveditore di Cosenza D’Amore). La peculiarità dell’esperienza cosentina di Via Negroni, che ha anticipato aspetti innovativi della scuola elementare, è consistita nell’aver privilegiato non tanto i contenuti del tempo scolastico quanto le strategie operative relative, in particolare, all’interazione tra i diversi operatori coinvolti, con ciò anticipando il modulo previsto poi dalla legge 148/90.

Il 1 settembre 1982, a seguito della partecipazione al concorso ad Ispettore scolastico bandito nel marzo 1973, Conforti inizia la carriera ispettiva. Con questo concorso la figura istituzionale dell’Ispettore scolastico, come organo dell’amministrazione della pubblica istruzione, viene soppressa e creata la funzione ispettiva tecnica che si esplica come servizio unitario alle dirette dipendenze del Ministro, con compiti promozionali di incentivazione dei processi innovativi e di valutazione dell’andamento e del rendimento del sistema scolastico, nel quadro di principi di autonomia, di collegialità e di unitarietà della funzione. In rapporto al nuovo profilo, per ogni ordine di scuola, a cominciare dalla materna, è costituito un contingente di Ispettori tecnici per ciascuna Regione, facenti capo ad un’apposita Segreteria tecnica con un coordinatore e i rappresentanti dei diversi settori ispettivi.

Conforti viene assegnato, su sua scelta, al settore della scuola materna, presso la sede della Sovrintendenza scolastica di Catanzaro. Durante la sua attività ispettiva ha incarichi nella regione di assegnazione (la Calabria), ma anche nelle province siciliane di Agrigento, Caltanissetta ed Enna e nelle province sarde di Cagliari e Oristano. Oltre alle attività istituzionali programmate dalla Segreteria tecnica regionale e dal Ministero, svolge, a livello nazionale, regionale e di singoli Provveditorati agli studi, attività specifiche di formazione, aggiornamento, sperimentazione e ricerca educativa, partecipando a seminari nazionali promossi dal Ministero su tematiche comuni ai diversi ordini di scuola, quali l’integrazione scolastica degli alunni con handicap, la gestione dei corsi biennali per la formazione degli insegnanti di sostegno e, per il settore specifico della scuola materna, le sperimentazioni “Ascanio” ed “Alice” . Inoltre, in occasione dell’emanazione dei nuovi Programmi dell’85 della scuola elementare e dei nuovi Orientamenti ’91 della scuola materna, svolge attività formative nelle scuole nell’ambito dei piani di aggiornamento predisposti dall’IRRSAE-Calabria. Presso il Provveditorato agli studi di Cosenza, oltre alla richiamata attività di direzione, coordinamento e docenza nei corsi biennali di specializzazione per l’handicap, coordina l’apposito gruppo di lavoro sulla dispersione scolastica.

La carriera scolastica di Conforti si chiude nel 1997, a 65 anni e dopo 44 anni di servizio di ruolo. Il rapporto con la scuola rimane tuttavia vivo, sia attraverso la partecipazione ad attività formative organizzate dalle scuole, in particolare sul tema della riforma dell’autonomia, sia attraverso la collaborazione con l’Università della Calabria nella gestione degli ultimi corsi biennali di specializzazione per l’handicap, affidati dal Ministero alle Università, sia soprattutto attraverso altri due strumenti culturali fondamentali:  a) la collaborazione alla rivista “Scuola e Vita”, il mensile della scuola calabrese, fondato nel 1960 dall’allora direttore didattico, poi Ispettore scolastico, Mario Valentini, e continuato, a partire dal 1992 e fino al 2010, dal Prof. Giuseppe Trebisacce e da un gruppo di operatori scolastici illuminati, tra i quali Ercole Posteraro, Nicola de Ruggiero, Franco Fusca, Franco Costabile e lo stesso Conforti;  b) un’intensa attività editoriale, rappresentata dalla pubblicazione di alcuni volumi nei quali l’impegno professionale si coniuga strettamente con la sua vita personale.

Cattolico praticante e nutrito di letture che si ispirano ai valori del Cristianesimo, Conforti è fautore di una pedagogia personalistica di derivazione maritainiana. Nel suo scritto pedagogicamente più maturo, Uno di noi (2005), che dà avvio a una trilogia di opere sulla formazione della persona umana, l’Autoredelinea un percorso formativo di vita, non ideale né immaginario, ma derivato da situazioni e dati di fatto da lui verificati nel corso della sua esperienza professionale e del suo itinerario di vita. Tale percorso si fonda sul complesso delle circostanze, delle azioni e delle operazioni che, al di là della natura specifica di ciascuno, del suo corredo genetico, della sua condizione individuale e della sua appartenenza sociale, costituiscono l’insieme regolativo del processo evolutivo di ogni individuo, su cui l’azione educativa ha il compito di agire piegandolo nella giusta direzione ed evitando che altre variabili ne condizionino negativamente il percorso.

Persino il suo ultimo scritto, che dal titolo sembra una ricostruzione storica della scuola italiana, è in realtà la riaffermazione del “credo” pedagogico dell’Autore nel confronto con altri modi di intendere/fare l’educazione e la scuola che si sono succeduti nel corso della storia italiana del Novecento. L’impianto del volume è, e rimane, fondamentalmente pedagogico e rivela l’animus del pedagogista e dell’educatore più che quello dello storico. Centinaia di suoi articoli sui temi della scuola e di quella dell’infanzia, in particolare, sono stati pubblicati sulla Rivista Scuola e Vita, della cui direzione l’Ispettore Conforti è stato componente e parte attiva.

Persona di una straordinaria generosità, alimentata da una cristianità convintamente vissuta e messa a dura prova da esperienze particolarmente dolorose (la scomparsa di due fratelli, di cui uno gli viene a mancare tra le braccia, della moglie, oltre che dei genitori), Conforti muore a Cosenza all’età di 85 anni. (Nicola Trebisacce) © ICSAIC 2024

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Opere

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  • Uno di noi. L’itinerario di formazione della persona, con Prefazione di Umberto Tenuta,Jonia editrice, Cosenza 2005. Su questo testo “Scuola e Vita” ha organizzato un Forum con gli interventi di Nicola De Ruggiero, Ercole Posteraro e Giuseppe Trebisacce, gennaio-febbraio 2006, pp. 8 e 11.
  • Chi siamo noi. L’uomo e la donna: amore e sessualità, con Prefazione di Mario Pedranghelu, Jonia editrice, Cosenza 2009.
  • Essere l’altro. L’itinerario di vita della persona, con Prefazione di Geniale Pucci,Roma, Edizioni Albatros, 2011.
  • Tra due secoli. La scuola italiana dalla riforma Gentile ad oggi, con Prefazione di Giuseppe Trebisacce, Jonia editrice, Cosenza 2015.

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