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Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea

  A cura di Pantaleone Sergi

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Morello, Giuseppe

Giuseppe Morello [Bagnara Calabra (Reggio Calabria) 8 novembre 1929 - Roma 25 settembre 2012]

Nasce da Carmelo e da Carmela Paone ed è il sesto di sette figli. Conseguita la licenza elementare nel paese natale, su consiglio dell'abate della Chiesa Madre di Bagnara, viene mandato a Pinerolo per proseguire gli studi. Conseguita la maturità  classica e dopo un breve periodo trascorso a Bagnara, negli anni Cinquanta è a Roma, dove si iscrive all'Università  Internazionale degli Studi Sociali «Pro Deo » e nel 1954 discute la tesi: «La Comunità  Europea del carbone e dell'acciaio (Testa di ponte per il progresso della federazione europea) ». In quegli anni collabora con «Il Popolo », quotidiano della Democrazia cristiana, con l'ufficio stampa dell'Istituto di Previdenza dei Giornalisti (Inpgi) e con il quotidiano il «Progresso italo-americano » di New York.  
Giornalista professionista dal 1960, si iscrive all'Ordine di Roma.
Cattolico, vicino alla sinistra democristiana, area Elia-Bodrato, nel 1962 - dopo aver avviato la sua attività  professionale nel campo della informazione economica e sindacale (24 Ore) entra alla Rai (Direzione dei servizi comuni e di collegamento politici e parlamentari - Direttore Jader Jacobelli) come responsabile del Servizio commissioni parlamentari della Camera dei Deputati. Il 6 ottobre dello stesso anno il matrimonio con Biancamaria Ermini, avranno due figli, Adele e Giovanni.  Considerato  uno dei cronisti più autorevoli,  in Rai  svolse ininterrottamente tutta la sua successiva attività  professionale.  Dal 1969 al 1984 è coordinatore dei Servizi di resoconto e dell'Informazione Legislativa dell'Assemblea e delle Commissioni Parlamentari della Camera e del Senato e curatore della rubrica radiofonica «Le Commissioni Parlamentari » per la quale nel 1979 riceve il Premio Campione d'Italia. Dal 1979 al 1980 è capo dell'ufficio stampa del Ministero delle Partecipazioni Statali con il prof. Siro Lombardini. Nel 1986 è nominato responsabile della Struttura unitaria dei Servizi parlamentari della Rai con la qualifica di vicedirettore, successivamente ne diventa direttore fino al dicembre 1994. Nel gennaio del 1995 è chiamato dal Consiglio di Amministrazione della Rai a coordinare il comitato di esperti composto da Jader Jacobelli, Bruno Vespa, Italo Moretti e Livio Zanetti, incaricato di elaborare la «Carta dell'informazione e della programmazione a garanzia degli utenti e degli operatori del Servizio pubblico radiotelevisivo ». Nell'ottobre del 1995 entra nel Consiglio di Amministrazione della Rai e - in una fase di crisi ai vertici - assume l'incarico di Presidente il 23 aprile del 1996. Il 27 luglio del 2000 riceve dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi l'onorificenza di Grand'Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana.  
Esperto di rapporti tra informazione e politica, ha pubblicato diversi saggi sul tema  e nel corso della sua carriera ha ricoperto numerosi incarichi istituzionali e negli organismi di categoria come nel decennio 1966 - 1979 da segretario della Commissione nazionale per l'abilitazione professionale dei praticanti giornalisti.
Dal 1977 al 1981 è Segretario dell'Associazione stampa parlamentare e successivamente, dal 1981 al 1986, Presidente dello stesso organismo professionale, un  incarico che anni primi ha svolto un altro giornalista calabrese, Gaetano Natale. Socio dell'Istituto di Studi Legislativi (ISLE), è più volte segretario e Presidente dell'Associazione Stampa Romana.  In campo ordinistico ricopre la carica di  Presidente dell'Ordine dei giornalisti del Lazio e Molise.  Consigliere nazionale dell'Ordine dei Giornalisti per un decennio (1976-1986) ne diventa Presidente nel 1989. Da Consigliere nazionale, "Peppe", come lo chiamano gli amici e i colleghi,  si dedica con impegno e dedizione alla formazione degli aspiranti professionisti. In questo quadro, in qualità  di responsabile del Comitato Tecnico Scientifico del Consiglio nazionale, si occupa dell'organizzazione e della promozione delle scuole di giornalismo. È anche vicepresidente del Centro italiano d studi superiori per la formazione e l'aggiornamento in giornalismo radiotelevisivo.
Promotore del «Quadro di indirizzi e di modelli di riferimento per il riconoscimento delle strutture formative di accesso la giornalismo alternative al praticantato vigente », lavora per la riforma dell'accesso in una prospettiva di liberalizzazione della professione e per una migliore qualificazione culturale e professionale delle nuove leve. Attento ai problemi della formazione, dell'etica e della deontologia professionale ha fatto parte nel 1991 della Commissione nazionale di studio per l'organizzazione del Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione e del Diploma universitario in Giornalismo
Decano della Stampa Parlamentare, autore e curatore di saggi e ricerche sulla comunicazione politica e la storia del giornalismo parlamentare, dal 1981 al 1989 è membro della Commissione tecnico-consultiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri per le provvidenze all'editoria e per le ristrutturazioni delle aziende editoriali. Nel luglio del 1989 è Presidente del Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti di Roma e membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione Stampa Parlamentare.  
Ha svolto anche una importante attività  di ricerca e studio.  Collaboratore dell'Istituto di studi e ricerche "Carlo Cattaneo" di Bologna, promotore e curatore, con Gianfranco Pasquino e Arturo Parisi della Ricerca su «Informazione/Parlamento » edita dalla Camera dei Deputati, in collaborazione con l'Associazione Stampa Parlamentare. Curatore de «Il tempo e gli uomini della Costituzione », edito dall'Associazione Stampa Parlamentare  
Autore di contributi e ricerche sulle origini del giornalismo parlamentare, sull'ordinamento professionale dei giornalisti italiani, sul problema delle scuole, dell'accesso e della formazione professionale. In rappresentanza dell'Ordine dei giornalisti è componente dell'Associazione Europea per gli Istituti e le Scuole di formazione al giornalismo.  
Il suo decesso avvenne al Policlinico «Agostino Gemelli », nel compianto del mondo giornalistico e parlamentare.  Aveva 82 anni.  
Cordoglio viene espresso dall'Associazione della Stampa Parlamentare, che «ne piange la perdita ricordando che è stato già  suo presidente e segretario e, nell'attuale mandato, membro del collegio dei probiviri », dalla Fnsi e dall'Ordine dei Giornalisti.
Ora  riposa nella cappella di famiglia a Bagnara: ha voluto così, il legame con la Calabria era infatti molto forte anche se fin da adolescente era dovuto partire.  (Elida Sergi)   © ICSAIC 2020

Saggi e interventi principali

  • La burocrazia parlamentare. Funzioni, garanzie e limiti, Camera dei deputati. Ufficio stampa e pubblicazioni, Roma 1983 ( «Quaderni di studi e legislazione », 29)
  • Stampa parlamentare nel segno della storia, «Stampa romana », n. 7-8, 1979, p. 8.
  • Informazione e Parlamento, Atti del seminario di studio promosso dalla Associazione stampa parlamentare, Roma, 15 dicembre 1983, Camera dei deputati. Segreteria generale. Ufficio stampa e pubblicazioni, Roma 1984. ( «Quaderni di studi e legislazione » 32)
  • Luoghi, forme e procedure del giornalismo parlamentare, in L'informazione politica e il giornalismo (Quaderni di giornalismo), Indaco, [s.l.] 1992, pp. 115-122;
  • Comunicazione, in L'informazione parlamentare negli anni '90: il caso italiano nel confronto europeo, Camera dei deputati, Roma 1992, pp. 488-497 ( «Quaderni di studi e legislazione », 32)
  • Il dover essere giornalista oggi. Il problema della deontologia professionale, Litograf, Roma [s.d.]

Nota bibliografica

  • Concita De Gregorio, A sorpresa il quinto uomo Rai, «La Repubblica », 19 ottobre 1995
  • Rai, è Morello il quinto consigliere, «Italia Oggi », 19 Oottobre 1995
  • Jader Jacobelli, La svolta della TV: ordinamento, nuove tecnologie, programmi, audience, Laterza, Roma-Bari 1997, pp. 115, 213
  • Tiziano Bonini (a cura di), La radio in Italia. Storia, mercati, formati, pubblici, tecnologie, Carocci, Roma 2013, ad nomen.

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