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Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea

  A cura di Pantaleone Sergi

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De Maio, Alberto

Alberto De Maio [Roggiano Gravina (Cosenza), 16 giugno 1937 – Roma, 16 gennaio 2018]

Nacque in una famiglia poverissima, da Salvatore e Angiolina Picarelli, quinto di sette fratelli, Antonio, Francesco, Elio, Maria, Maria Immacolata e Giuseppe. Dopo la scuola elementare e le scuole medie frequentate a Roggiano Gravina, Alberto si iscrive al liceo classico più vicino a Roggiano, quello di Cosenza che frequenta in maniera irregolare, studiando anche da privatista e portando a casa alla fine dell’anno una media che va dall’otto al dieci. A Cosenza conseguì la maturità classica, grazie all’aiuto economico dei fratelli più grandi, due dei quali erano emigrati in Australia. Nel 1957 partecipa alla selezione per il corso di laurea in Giurisprudenza alla Scuola Normale di Pisa superandolo. E qui, nel collegio medico-giuridico, incontra per la prima volta Tiziano Terzani, uno dei giornalisti italiani più conosciuti nel mondo di cui divenne «l’amico più caro». Si laurearono assieme con il massimo dei voti dopo una carriera e un’esperienza universitaria vissuta come fratelli siamesi, un rapporto durato una vita e che si è spezzato solo dopo la morte di Terzani, avvenuta a Pistoia il 28 luglio 2004. Tra i loro compagni di studi c'era anche Giuliano Amato, due volte Presidente del Consiglio e poi Presidente della Corte Costituzionale.

Laureatosi nel 1961 con 110 e lode e l’invito a restare a Pisa per proseguire gli studi, scelse però il mondo del lavoro che gli si aprì con una facilità sorprendente, portandolo a fare esperienze di primo livello: analista di politiche di sviluppo economico e territoriale, esperto di organizzazione e gestione aziendale, di finanza agevolata pubblica e privata, di riqualificazione della Pubblica Amministrazione, di politiche comunitarie, di alta formazione professionale, di strategie di mercato nei processi di innovazione competitiva

Giovane manager di alto profilo, innovativo e soprattutto moderno, dal 1963 al 1990, per 27 anni, è stato alto dirigente del Formez (Centro di Formazione e Studi per il Mezzogiorno) e negli ultimi 12 anni anche Direttore tecnico generale.

A partire dal 1990, come libero professionista, è diventato uno degli uomini chiave del Piano telematico della Sicilia, come responsabile del Progetto formazione; e subito dopo fu chiamato come consulente alla Festo Italia, azienda tedesca leader mondiale nel campo dell’automatizzazione industriale, per la sua espansione nel mercato italiano.

Viene successivamente chiamato alla Regione Molise per l’attuazione del Pim, con particolare attenzione all’iniziativa diretta a promuovere lo sviluppo e la diffusione di piccole e medie aziende, poi all’Ente di sviluppo agricolo della Calabria (Esac), con la responsabilità del coordinamento e della direzione di un’ampia ricerca sulla ricomposizione fondiaria nell’agricoltura calabrese, e al Centro agro-alimentare della Regione per la definizione delle linee strategiche degli interventi, dei piani operativi e promozionali dei prodotti tipici locali.

Dal 1992-1998, divenne amministratore delegato e direttore tecnico di due società di ricerca, Eidon Anteo con sede a Roma, specializzate la prima nei processi di sviluppo locale e di riqualificazione delle istituzioni territoriali, la seconda nella consulenza alle piccole e medie imprese nel campo della formazione, dello sviluppo manageriale e della finanza agevolata.

Nel 2000 gli furono affidate le funzioni di segretario generale di AF Forum, centro di alta formazione, costituito da un Consorzio di importanti Università (Roma, Napoli, Torino, Trieste) con sede in Roma.

Arrivarono allora i primi riconoscimenti e incarichi internazionali: dall’Università Autonoma di Guadalajara, in Messico, per l’analisi dei programmi di promozione e sostegno alle piccole e medie imprese; e subito dopo da numerose primarie aziende private ed enti locali in Argentina, per programmi di investimento, di riorganizzazione aziendale e sviluppo tecnologico e di formazione delle risorse umane. Ciò gli consentì di conoscere profondamente l’economia del Sud America e degli Stati latino americani. Nel 2001 rientrò in Italia e tornò in Calabria chiamato questa volta dal Cies, il Centro di ingegneria economica e sociale dell’Università della Calabria dove si occupò della predisposizione di numerosi progetti di ricerca a finanziamento Murst, e della progettazione di una Scuola speciale di Alta Formazione in tema di innovazione di sistema. Contemporaneamente collaborò con l’Assessorato alla Formazione professionale e politiche del lavoro e con l’Assessorato ai Trasporti della Regione Calabria per il periodo 2001-2002.

Nel 2002 al 2003 è stato consulente al Ministero attività produttive con il Sottosegretario delegato ai programmi di finanza agevolata alle Pmi (piccole e medie imprese) a all’innovazione tecnologica.

Da aprile a dicembre del 2003 è stato Commissario straordinario dell’Azienda sanitaria n. 4 di Cosenza, e da luglio a dicembre del 2005 Commissario straordinario all’Azienda Sanitaria n. 1 di Paola; da gennaio a ottobre del 2006 è stato Direttore Generale dell’Assessorato al Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali della Regione Calabria; e da ottobre 2006 a dicembre del 2008 Presidente della Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare della stessa Regione.

Contemporaneamente però è stato anche consulente per lunghi anni dell’Eurofin Consulting società specializzata in finanza agevolata per le imprese. E per lungo tempo responsabile del Dipartimento attività culturali della Società Nova Itinera, che opera nel settore dell’editoria e della comunicazione multimediale. Dal luglio 2009 divenne ancora presidente dell’Associazione Culturale “Proposte dal Sud” con sede a Roma.

Sposato con Giovanna Maria Tedde ha avuto due figlie, Emma (immunologa) e Angiola (suora).

È morto per una malattia improvvisa all’età di 81 anni e riposa nella tomba di famiglia nel cimitero di Roggiano Gravina. (Pino Nano) © ICSAIC 2023 – 10

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Opere

  • Alberto De Maio, Il mio fratellone Tiziano Terzani (con Dino Satriano), Tea, Milano 2011.

Nota bibliografica

  • Dario Fertilio, Terzani con la cravatta, predestinato a vent’anni, in «Corriere della Sera», 3 novembre 2011 (www.corriere.it/cultura/libri/11_novembre_03/de-maio-fratellone-tiziano-terzani_e069e706-05fd-11e1-a74a-dac8530a33df.shtml)

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