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Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea

  A cura di Pantaleone Sergi

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Rovere, Anna Maria

Anna Maria Rovere [Reggio Calabria, 6 aprile 1929 - Milano, 15 giugno 1998]

Cantante lirica italiana nata da Giuseppe, geometra, di Laureana di Borrello, e da Amelia Sansone, napoletana. Il padre, nato nel 1899, era figlio di Francesco nativo di Polistena, cittadina ove, fin dall'antichità , operarono notai, medici, religiosi, letterati, capimastri e architetti della famiglia Rovere. La madre, invece, era sorella di due grandi personalità : Mario, critico letterario, storico, professore di letteratura italiana nell'università  di Bari e Luigi Renato, avvocato, deputato e senatore socialista. Nel 1935, Giuseppe Rovere, con la moglie Amelia e con i figli Francesco, Eduardo, Anna Maria e Guido si trasferì a Tripoli dove nacque l'altro figlio Umberto e dove diresse la costruzione di diverse opere pubbliche tra cui diversi tronchi della Litoranea Balbica. Durante la seconda guerra mondiale, però, abbandonata Tripoli, la famiglia Rovere ritornò in Italia.  
Lei lasciò Reggio ancora bambina. Dopo le medie, intraprese a Milano lo studio della musica nel Conservatorio «Giuseppe Verdi ».    Suo professore di italiano fu Salvatore Quasimodo, nel 1959 premio Nobel per la letteratura.  
Il suo approccio all'opera lirica iniziò con due valorosi maestri: la signorina Ferraris e il tenore Aureliano Pertile. La mamma, ottima pianista e dotata di grande sensibilità  musicale, non esitò a incoraggiarla e accompagnarla al pianoforte durante i suoi studi. Sottoposta dallo zio Mario al giudizio critico del professore Alessandro Cutolo, esponente della cultura napoletana, scopritore di Giuseppe Di Stefano e Cesare Siepe, le venne riconosciuto il suo vero e naturale fenomeno vocale.  
La sua intensa attività  concertistica ebbe inizio nel 1949, mentre il debutto teatrale avvenne il 23 luglio del 1952, in  Bohème, nella parte di Mimì, nel Teatro Nuovo di Milano.  
Nel 1952, iscrittasi al concorso bandito dal Teatro alla Scala, dove i candidati furono duecentocinquanta, venne proclamata prima assoluta dal maestro Victor De Sabata. In due anni studiò una miriade di spartiti di Verdi, Puccini, Wagner, Mozart, Rossini, Mascagni, Zandonai, Gounod, Montemezzi, Hazon, Lattuada, Costantini, Szymanowsky, Haidyn, Boito, Giordano, ecc., che memorizzò prodigiosamente.
A soli 23 anni, nel 1953, debuttò alla Scala con  Mas'Aniello  (dir. Nino Sanzogno),  L'amore dei tre re  (dir. Victor De Sabata). Nel 1954, fu soprano in  Francesca da Rimini  (dir. Antonino Votto). Nel 1955 fu protagonista in  Bohème  (dir. Leonard Bernstein),  Il flauto magico  (dir. Herbert von Karajan),  Simon Boccanegra  (dir. Francesco Molinari Pradelli) e, nel 1956, in  Un ballo in maschera  (dir. Giannandrea Gavazzeni). Alla Scala cantò, in sei o sette diverse opere, per diversi anni.
Nel 1953, a due mesi dall'esordio alla Scala, debuttò anche al San Carlo di Napoli ne  I Paglacci, il cui cast comprendeva il tenore Galliano Masini e il baritono Carlo Tagliabue. La sua presenza, nel San Carlo è registrata da concerti nelle stagioni dal 1953 al 1964.
Fu presente anche nei palinsesti di tutti i teatri italiani (Milano, Napoli, Parma, Palermo, Genova, Trieste, Piacenza, Bologna, Torino, Cagliari, San Remo, Venezia, Bari, Como, Mantova, Novara, Caltagirone, Aosta, Volterra), in Germania (Teatro della Germania Federale), Francia (Toulouse, Parigi, Nice, Nimes), Spagna (Oviedo, San Sebastian), Svizzera (Zurigo), Austria, Inghilterra (Londra), Scozia (Edimburgo), Monte Carlo, Messico (Monterrey).  
Il potente Mr. Bauer, l' «orecchio europeo » del Metropolitan di New York prese i primi contatti con Anna Maria per scritturarla in quel prestigioso teatro e, al tergiversare della Rovere, per via delle condizioni precarie di salute di mamma Amelia, da cui non intendeva separarsi per almeno sei mesi all'anno, fece intervenire anche Mr. Bing, sovrintendente del Metropolitan, con ulteriori e più vantaggiose offerte economiche. Pur considerando l'ingaggio del Metropolitan il perfezionamento della sua carriera, rinunciò definitivamente. Mamma Amelia, morì, dopo qualche anno, il 3 di agosto del 1958.
Nel giugno del 1959 sposò il dottor, prof. Domenico De Maio, illustre psichiatra originario di Polistena che aveva conosciuto nove anni prima, quando ancora era  studentessa presso il Conservatorio. La copoia ebbe due figli:  Vincenzo Maria (1962) e Stefania (1967).
Tra le sue registrazioni e concerti, meritano di essere segnalati quelli per la Rai:  Guglielmo Tell  (1953), il Concerto operistico con  Tosca, "Madame Butterfly  e  Bohème  (1954),  Un ballo in maschera  e  Giulietta e Romeo  (1954), Concerto operistico  Martini e Rossi  (1956),  L'eremo  (1959), I Pescatori, Falstaff  e  La tempesta  (1960),  Requiem per Elisa  (1961), il Concerto lirico con  Aroldo,  Madame Butterfly, Ernani  e  Don Giovanni  (1963) e  Un ballo in maschera  per la Radio della Germania Federale (Amburgo 1957).  
Nella sua brillante e densa carriera artistica fu diretta dai più illustri maestri del Novecento: Arturo Basile, Vincenzo Bellezza, Leonard Bernstein, Oliviero De Fabritiis, Victor De Sabata, Giannandrea Gavazzeni, Carlo Maria Giulini, Herbert von Karajan, Franco Patanè, Francesco Molinari Pradelli, Angelo Questa, Tullio Serafin, Nino Sanzogno, Antonino Votto, Ino Savini, Guido Picco, Luis Sandi, Mario Rossi, Manno Wolf Ferrari, Jean Martinon, Rieger, Patanè Garavaglios, Maurice Bernards, Alberto Erede, Franco Capuana, Erich Kleiber e con i più applauditi artisti, tra cui: Raffaele Ariè, Fedora Barbieri, Ettore Bastianini, Carlo Bergonzi, Anselmo Colzani, Franco Corelli, Boris Kristoff, Lucia Daniele, Giuseppe Di Stefano, Oralia Dominguez, Mario Filippeschi, Gian Giacomo Guelfi, Giuliana Lazzarini, Mario Neri, Gianni Poggi, Eugenia Ratti, Ugo Savarese, Cesare Siepi, Mariano Stabile, Ebe Stignani, Ferruccio Tagliavini, Italo Taio, Roberto Turrini, Giacomo Lauri Volpi e Angela Vercelli.  
Nell'antologia della critica a lei dedicata dalle testate nazionali ed estere, figurano recensioni di L. Hemy, Tito Ceccherini, Mario Morini, Mario Baccaro, Maurice Bec, Guido Gamberini, E. Montale, Giulio Confalonieri, Luigi Gianoli, Mario Casalbore, Percy Cater, V. Iapicca, Andrea Mascagni, C.M. Rietnam, Giuseppe Massera, U.F. Zanni, Ramon Bayon y Serra, Manuel Mairlot Salinas, Harold Willard, Orio Vergani, Nicola D'Aniello, Paul Deila, Emile Vuillermoz, A. Procida, G. M. Madonesi, Angel Inaraia, Joshe Leon, Tristan De Easo, Georges Boggiano, e altri.
Chiuse la sua carriera al San Carlo di Napoli nel 1964, proprio con la  Bohème, davanti a un pubblico che l'accolse con applauso di sortita e che salutò con vere ovazioni le sue romanze. Gli ultimi concerti in pubblico risalgono al 1974 e 1978 al Circolo della Stampa e alla Casa di riposo «G. Verdi » di Milano, oltre il Concerto operistico del 27 maggio 1978 presso il Teatro Persio Flacco di Volterra, diretto dal giovane maestro argentino, Rolando Rosa De Scalzo, con la partecipazione del baritono Mario Morelli. Per lei fu un'esperienza e un ricordo che mantennero, per tutta la vita, la freschezza della prima emozione, pari a quella della Scala.  
Chiuse in bellezza le sue apparizioni pubbliche con tre concerti al Teatro San Babila di Milano, nel 1985, assieme al tenore Arturo Testa, al soprano Jone Jori e al basso Serghei Martinov. Iniziò così la sua vera, autentica carriera di mamma e di moglie, continuando a seguire le peregrinazioni scientifiche del proprio amato marito Domenico.
Si spense all'età  di 69 anni,  dopo una breve e drammatica malattia, come l'ha definita il marito.
Nel 1987, a Milano, le venne assegnato il premio ASPA (Amore-Speranza-Pace-Amicizia), mentre, nel 1996, a Reggio Calabria, le venne consegnato il «Premio Gigi Malafarina ».    Il 27 novembre 2004, a cura della sezione reggina della Fidapa, nella Sala dei concerti del Conservatorio di musica «Francesco Cilea » di Reggio Calabria, venne inaugurato un bassorilievo che la ritrae, opera dello scultore Giuseppe Gattuso. (Giovanni Russo) © ICSAIC 2022 - 3  

Nota bibliografica

  • Domenico De Maio, Anna Maria Rovere: la "nipote" di Stesicoro, Laruffa, Reggio Calabria 2000.

Nota archivistica

  • Archivio Storico Teatro alla Scala (Milano), Anna Maria Rovere, Stagione 1953-1954; 1954-1955; 1955-1956.

Sitografia

  • https://sancarlochepassione.jimdofree.com/
  • https://www.glyndebourne.com/persons/anna-maria-rovere/
  • https://www.muziekweb.nl/Link/M00000280660/CLASSICAL/Anna-Maria-Rovere
  • https://data.bnf.fr/16528415/anna_maria_rovere/
  • https://www.prestomusic.com/classical/products/7976353--rossini-guglielmo-tell
  • https://archivi.dar.unibo.it/files/muspe/eng/archivio-del-canto/bibliografie/voci-femminili/index.html
  • https://tower.jp/artist/726968/Anna-Maria-Rovere
  • https://www.discogs.com/release/15648673-Verdi-Mario-Rossi-2-Giuseppe-Taddei-Aldo-Protti-Rosanna-Carteri-Falstaff
  • https://www.tcbo.it/il-teatro/archivio-storico/1954-1963/
  • https://almanac-gherardo-casaglia.com/index.php?Start=0&Giorno=&Mese=&Anno=&Giornata=&Testo=Anna+Maria+Rovere

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