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Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea

  ISBN: 978-88-941045-8-5

  A cura di Pantaleone Sergi

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Maione Italo

Italo Maione (Buenos Aires, 8 giugno 1891 – Napoli, 12 agosto 1971]

Figlio di Arturo, farmacista, e Clorinda Rocca, entrambi di Paola, nacque nella capitale argentina dove la famiglia era emigrata e dalla quale rimpatriò quando egli era ancora ragazzo. Completati gli studi elementari e superiori in Calabria, nel 1910 si iscrisse all’Università di Roma alla Facoltà di Lettere, laureandosi nel 1914 con Adolfo Venturi in Storia dell’Arte con una tesi su Fra Giovanni Dominici e Beato Angelico, pubblicata in estratto quello stesso anno sulla rivista «L’Arte» diretta dal suo relatore.

Dal 1918 Maione cominciò a insegnare Storia dell’arte, italiano e latino nelle scuole di secondo grado a Paola, Arezzo, Padova e Modena. Nel 1924 sposò Beatrice Santoro, da cui ebbe tre figli: Maria Luisa, Francesco e Ugo (futuro docente di Idraulica al Politecnico di Milano). Nel 1926 ebbe la nomina in ruolo per la docenza di materie letterarie nel liceo-ginnasio D’Azeglio di Torino, dove si legò di amicizia ad Augusto Monti, che di lui ha tracciato un breve e divertito ricordo in una corrispondenza del settembre 1928, dove fa cenno al soggiorno di perfezionamento del collega, in quell’estate, a Innsbruck con Arturo Farinelli che all’epoca vi insegnava Filologia romanza allo scopo di acquisire titoli utili a ottenere la libera docenza di tedesco. Monti aggiungeva che nella città austriaca era conosciuto per la sua alacrità, la carnagione bruna e la chioma “zazzeruta”, che gli aveva guadagnato da parte delle amiche tirolesi l’appellativo di “bubikopf” (caschetto).

Nel 1930 si trasferì all’Università di Bonn come lettore di romanistica, maturando ulteriormente le competenze di germanista che gli consentirono il passaggio alla docenza universitaria di Lingua e letteratura tedesca. Partecipò al concorso per professore straordinario alla cattedra di lingua e letteratura tedesca nell’Istituto per la cattedra all’Istituto superiore di Magistero di Torino, ottenendo un giudizio lusinghiero: «Tutta la sua produzione è documento di tale sensibilità, oltreché di vivace curiosità intellettuale e di estese letture e cognizioni. Anche i suoi numerosi scritti che non riguardano propriamente la letteratura tedesca, sono testimonianza della sua fervida passione per la cultura e del suo sincero entusiasmo per gli studi».

Rientrato in Italia, dal 1935 al 1945 insegnò a Messina, poi a Palermo fino al 1949, quando fu chiamato a Napoli come ordinario di germanistica.

Collaboratore, negli anni torinesi, de «Il Baretti» di Piero Gobetti, di questa rivista riprese la testata per un periodico bimestrale di critica letteraria, attualità e riflessione da lui fondato a Napoli nel 1959 e diretto fino al 1968, nel quale pubblicò contributi di critica d’arte su Braque e Klee. Attiva fu anche la collaborazione a «La Nuova Antologia». I suoi scritti spaziano su molti temi, anche se sono prevalenti gli studi e le traduzioni riguardanti esponenti del romanticismo letterario tedesco.

In contrapposizione a quella concettualizzante tendente a schemi precostituiti e generici, fu un sostenitore della critica intuizionista basata sulla sintesi delle emozioni che un’opera suscita e da rivivere ponendosi nello stato d’animo dell’autore. Il critico, per lui, deve essere il centro di confluenza di tutti le componenti storiche e artistiche che si intersecano e si coagulano in un’opera poetica o narrativa. Per questo motivo, egli riteneva che storia, musica e colore impregnassero la sensibilità dei romantici tedeschi, rendendo perciò indispensabile per una critica fruttuosa la conoscenza della musica e delle arti visive.

Conclusa nel 1961 la carriera accademica nella città partenopea, lì morì dieci anni dopo. In occasione del centenario della nascita, per ricordarlo i figli curarono la pubblicazione del volume Ultimi scritti, su argomenti di musica e letteratura. Messina lo ricorda con una via a lui intestata. Il Liceo Classico di Paola porta il suo nome. (Saverio Napolitano) © ICSAIC 2023 – 10

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Opere

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  • La poesia di Heine, Vallecchi, Firenze 1922;
  • Hölderlin con una scelta delle liriche tradotte, SEI, Torino 1926;
  • La poesia di Lenau, Principato, Messina-Roma 1926;
  • Il dramma di Grillparzer, Chiantore, Torino 1928;
  • Kleist, Chiantore, Torino 1929;
  • Contemporanei Germania romantica (4 voll.: I, Paravia, Torino 1935; II, Cedam, Padova 1939; III, Ciuni, Palermo-Roma 1943; IV, Libreria Scientifica Editrice, Napoli 1954)
  • Il dramma di Wagner, Pantea, Palermo 1947
  • La lirica di Nietzsche, D’Anna, Messina-Firenze 1948;
  • Trittico neoromantico, D’Anna, Messina-Firenze 1950;
  • F. Kafka, Libreria Scientifica Editrice, Napoli 1952;
  • Dall’espressionismo al neorealismo, Libreria Scientifica Editrice, Napoli 1953;
  • Poeti tedeschi (Storm, Meyer, Keller), Libreria Scientifica Editrice, Napoli 1953;
  • R. M. Rilke, Libreria Scientifica Editrice, Napoli 1958;
  • Sommario storico e antologia della letteratura tedesca, con Amalia Viparelli, Libreria Scientifica Editrice, Napoli 1960;
  • Scrittori tedeschi dal classicismo al decadentismo, Il Baretti Ed., Napoli 1961;
  • Ultimi scritti (1955-1966). Musica-Letteratura, Editoriale Bios, Cosenza 1991 (postumo).

Nota bibliografica

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  • Ministero dell’Educazione Nazionale, Relazione della Commissione giudicatrice del concorso per professore straordinario alla cattedra di Lingua e Letteratura tedesca nell’Istituto superiore di Magistero di Torino, in Bollettino ufficiale, anno 63. Roma 2 gennaio 1936, p. 422;
  • Maria Paola Arena, Maione Italo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 67, 2006
  • Augusto Monti, “Continuare per cominciare”. Lettere 1910-1966, Araba Fenice, Boves (Cuneo) 2016, pp. 147-148;
  • Margherita Ganeri, La vita culturale nel Novecento, in Paola. Storia cultura economia, a cura di F. Mazza, Rubbettino, Soveria Mannelli 1999, pp. 251-253;
  • Saverio Napolitano, Salvatore Mitidieri, storico dell’arte di Mattia Preti, in «Il Veltro. Rivista della civiltà italiana», LVI, 1-2, gennaio-aprile 2012, pp.121-122;
  • Mariella Gorga, Italo Maione: ritratto di un germanista, tesi di laurea, Università Cattolica di Milano, Facoltà di Lingue e Letterature straniere moderne, a.a.1995-1996.

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